Pubblicato nel 2016 e diventato virale nel 2021 grazie a TikTok, “It ends with us” è un romanzo che affronta temi di violenza domestica e abuso emotivo, la cui popolarità è stata riaccesa quest’anno con l’uscita dell’adattamento cinematografico diretto (e interpretato) da Justin Baldoni accanto a Blake Lively e Brandon Sklenar.
Come qualsiasi racconto che tratti di amore e dolore, anche questa storia richiede al lettore un certo impegno emotivo: l’autrice stessa del romanzo, Colleen Hoover, l’ha definito come “il libro più difficile che abbia mai scritto”, soprattutto perché ispirato alla sua esperienza personale.
Al centro della storia c’è Lily Bloom, una giovane donna indipendente e ambiziosa che cerca di lasciarsi alle spalle un’infanzia difficile segnata da un padre violento. Quando Lily incontra Ryle Kincaid, un affascinante e brillante neurochirurgo, sembra finalmente trovare la felicità che ha sempre cercato. Tuttavia, le crepe iniziano a formarsi nel loro rapporto quando Ryle comincia a manifestare comportamenti violenti e controllanti, portando Lily a confrontarsi con questioni difficili e dolorose riguardo l’amore, l’abuso e il perdono. L’improvvisa comparsa di Atlas Corrigan, l’amore giovanile di Lily, porta poi a galla ricordi e sentimenti che mettono ulteriormente alla prova la già fragile relazione della protagonista con Ryle. La storia si muove così tra il presente e il passato, offrendo uno sguardo complesso sulle dinamiche delle relazioni, sui traumi psicologici e sulla resilienza.
Quando gli atteggiamenti violenti di Ryle diventano troppo evidenti per essere giustificabili, Lily si deve confrontare con sé stessa: si sente persa, incerta sul da farsi, perché si sente divisa tra l’amore che prova per il suo partner e l’amor proprio. Lily è vulnerabile perché ama Ryle di un sentimento sincero, ma si rende conto di essere caduta nell’unico errore che si era promessa di non fare mai: diventare come sua madre, una vittima che rimane accanto al suo carnefice. Il punto di svolta arriva quando Lily scopre inaspettatamente di essere incinta: nasce in lei la profonda consapevolezza che deve a tutti i costi trovare la forza di proteggere la figlia da un futuro che da sè non può scegliere, ma che sua madre può scegliere per lei. Dal momento in cui Lily decide di lasciare Ryle, i pezzi della vita della protagonista iniziano a tornare al loro posto. Lily ritrova Atlas: il libro lascia supporre l’inizio di una nuova relazione totalmente opposta a quella precedente.
“It ends with us” è una storia che trasuda autenticità: non tanto per la trama, che pur avendo degli elementi autobiografici risulta pur sempre romanzata, quanto per le sensazioni, le emozioni e i pensieri che la protagonista Lily Bloom si trova ad affrontare nel corso della relazione con Ryle. Lily fa comprendere al lettore quanto sia difficile vedere il mondo semplicemente come bianco o nero, quanto sia difficile fare la cosa giusta per sé stessi e per gli altri, e quanto sia difficile lasciare andare l’idea che si ha di una persona, accettandola per com’è veramente. Questo perché Lily, come tutte le donne in situazioni simili, vede Ryle a 360 gradi: lo vede come neurochirurgo talentuoso, fratello premuroso, marito innamorato, partner violento e padre di sua figlia. L’autrice proietta sulla protagonista l’umanità di tutte le donne che si trovano in una situazione di violenza e si sentono sopraffatte dall’incertezza, dal non sapere cosa fare. Seppure dall’esterno le decisioni da intraprendere sembrerebbero quasi ovvie, leggendo questo romanzo si è costretti a mettere da parte la razionalità e a empatizzare con il profondo desiderio della protagonista (come quello di qualsiasi essere umano) di voler amare ed essere amata.
“It ends with us” accende anche un barlume di speranza, dimostrando che la scelta di dire “basta”, nonostante sia incredibilmente difficile, è essenziale per la propria sopravvivenza fisica ed emotiva. Non è possibile cambiare le persone né l’evoluzione degli eventi o gli errori compiuti, ma si può ottenere comunque un finale alternativo (e felice), anche se non è quello che ci si immaginava.
Maria Pia Bisceglia
Fonte immagine in evidenza: UCI Cinemas
