Con l’autunno Torino diventa ancora più suggestiva: una nebbia leggera avvolge i monumenti e gli edifici storici; le foglie degli alberi si colorano di tinte calde e si fanno coperta per i prati dei parchi; i primi fumi escono dai comignoli dei camini; i bar sono pieni di persone che stringono tazze calde in mano.
Ma, in autunno, Torino colpisce anche per la sua “nuova luce”, da ammirare con il naso all’insù: Luci d’Artista che, ormai da ventotto anni, è un vero e proprio evento urbano capace di unire tutta la città sotto un cielo pieno d’arte. Esso dà il via, come ogni anno, alla settimana dell’arte contemporanea torinese.
Inaugurata il 24 ottobre, la ventottesima edizione illuminerà le vie e le piazze cittadine fino all’11 gennaio 2026, con installazioni realizzate da artisti contemporanei sia italiani sia internazionali. Il filo rosso è, come sempre, la luce nelle sue molteplici sfaccettature.
Quest’anno, ad arricchire la collezione, sono presenti quattro nuove Luci con firme molto importanti: Tracey Emin, gigante dell’arte contemporanea; l’artista italiano Riccardo Previdi; il lituano Gintaras Didžiapetris; il progetto del gruppo Soundwalk Collective con la partecipazione della poetessa Patti Smith e del bassista Philip Glass.
La cura di Luci d’artista, a opera della Fondazione Torino Musei, mira a valorizzare le sinergie tra l’arte contemporanea e lo spazio pubblico, ma anche tra l’identità cittadina e la vita culturale. Gli obiettivi principali dell’evento sono:
- Il restauro permanente della collezione principale;
- Lo sviluppo di una rete nazionale di opere provenienti dai più rinomati musei d’arte contemporanea denominata Costellazione;
- La nascita di Duet, evento che riguarda le collaborazioni internazionali, e di Accademia della Luce, programma pubblico in collaborazione con i dipartimenti educazione dei musei.
È tutto questo “dietro le quinte” a rendere Luci d’Artista così identitario e riconoscibile, a permettergli di delinearsi sempre di più come modello di museo urbano e diffuso che va ben oltre la dimensione prettamente invernale. Tutti lo aspettiamo, ma sappiamo da dove è nato questo progetto che ora è parte integrante della nostra città?
Un’idea visionaria
Tutto nasce dall’intuizione di Fiorenzo Alfieri, il quale, una volta divenuto assessore al Commercio e alla promozione della città nel ’95 e dopo aver letto su alcuni quotidiani che per Natale i commercianti torinesi non avrebbero organizzato le tradizionali luminarie, affermò:
L’organizzazione delle luminarie, come omaggio ai cittadini e ai turisti, non poteva più essere affidata solo all’iniziativa dei commercianti: era necessario un supporto dalle pubbliche amministrazioni. Due anni dopo, nel ’98, questa scintilla d’idea si concretizzò nel primo esperimento natalizio: Il presepe di Emanuele Luzzati, esposto nei giardini di Piazza Carlo Felice, che ebbe fin da subito grande successo.
Da semplici luminarie natalizie l’idea mutò radicalmente e l’obiettivo divenne quello di illuminare la città con vere e proprie opere d’arte di artisti contemporanei, primo fra tutti Luzzati, ma anche Vasco Are, Francesco Casorati, Mario Molinari, la giovane Enrica Borghi e molti altri. Tutte le opere d’arte nascevano con il fine di essere riutilizzate, a sottolineare, sin dalla nascita del progetto, l’ambizione di creare una collezione permanente e fortemente identitaria, alla quale affiancare di anno in anno nuove opere di artisti differenti in un’ottica di innovazione continua.
Da pochi anni a questa parte, con la nomina del critico d’arte Antonio Grulli come curatore della manifestazione nel 2022, Luci d’Artista intende diventare una vera e propria istituzione dedicata al contemporaneo anche a livello internazionale: ha una propria linea curatoriale, una programmazione attiva tutto l’anno e il Public Program dell’evento.

Passato, presente e futuro si fondono in una luce unica che avvolge la città! Siete pronti a perdervi tra opere “veterane” come “Luì e l’arte di andare nel bosco” di Luigi Mainolfi, parte della collezione dal ’98, e novità che vale la pena contemplare senza ulteriori spoiler?
Letizia Feyles
Fonti:
https://www.lucidartistatorino.org/luci-dartista/la-storia/
https://comunicatistampa.comune.torino.it/2025/09/luci-dartista-la-28esima-edizione-si-arricchisce-con-quattro-nuove-installazioni/
https://www.held-eventi.it/luci-dartista-curiosita-storia-e-tour/

