RÉSO — la città sotterranea più estesa al mondo (seconda parte)

Nella prima parte dell’articolo, abbiamo esplorato la nascita e lo sviluppo di RÉSO come capolavoro di ingegneria urbana e simbolo di modernità. In questa seconda parte, ci immergeremo nella vita quotidiana di questa città parallela, per scoprire come arte, architettura e cultura si intrecciano nella rete sotterranea, trasformando un “semplice” spazio di transito in un’esperienza urbana unica al mondo.

Vivere e muoversi nel RESO:

Per molti abitanti di Montreal, RÉSO rappresenta semplicemente una scorciatoia quotidiana: si tratta spesso del modo più pratico per arrivare in ufficio, per fare la spesa durante una tempesta di neve o per attraversare il centro senza attendere ai semafori. Generalmente, dunque, si ignora l’arte, la storia e la vita che caratterizzano questo spazio.

Lo scrittore canadese Ivan Drouin ha descritto la città sotterranea come una “destinazione a sé”, dove ogni corridoio racconta una storia diversa. È difficile conoscere questo luogo a fondo, pur attraversandolo ogni giorno. 

RÉSO, tuttavia, non è uniforme: alcuni tratti sono essenziali e prettamente funzionali — corridoi anonimi che collegano un palazzo all’altro —, mentre altri si aprono in vasti altri centri commerciali e piazze interne. In certi punti, la luce naturale filtra dall’alto, creando un’atmosfera quasi surreale, dove ci si dimentica di essere sottoterra.

Arte, storia e architettura sotto la città:

Uno dei tratti sorprendenti di RÉSO è la ricchezza artistica che si può vivere: le stazioni della metropolitana, così come i centri commerciali e i passaggi pedonali ospitano centinaia di opere integrate negli spazi, spesso nate da collaborazioni tra artisti e architetti. 

All’estremità della Vecchia Montreal, il Palais des Congrès cattura immediatamente l’attenzione con le sue vetrate multicolore. Al suo interno, l’opera “Nature légère” di Claude Cormier — conosciuta anche come “Lipstick Forest” — sorprende con oltre 50 alberi di cemento rosa nel mezzo del grigiume urbano. Inoltre, alcune delle stazioni della Metropolitana rappresentano una vera e propria galleria d’arte: tra le opere più note vi è la grande vetrata di Frédéric Back — “la storia della musica a Montreal” — e il collage digitale di Eric Villeneuve. 

Anche l’architettura di RÉSO racconta del passato della città: il World Trade Centre Montréal, inaugurato nel 1992, è uno dei punti più suggestivi della rete. Costituito da dodici edifici, conserva all’interno facciate storiche perfettamente restaurate e, nel suo atrio centrale, espone un frammento originale del Muro di Berlino — donato alla città per il 350° anno dalla sua fondazione. 

Crediti: Susanna Fazzi

Un altro luogo iconico è Les Cours Mont-Royal, oggi elegante centro commerciale, ma fino al 1980 il più grande hotel dell’Impero Britannico. Esso conserva ancora oggi l’atrio originario e un imponente lampadario proveniente dal Casinò di Montecarlo. Nello stesso spazio, si trova la mostra permanente Barbie Expo, la più grande al mondo, che espone oltre mille bambole vestite dagli stilisti più celebri, da Dior a Versace.

Crediti: https://lcmr.ca/fr/accueil/

Tra gli altri complessi degni di di nota figurano la Promenade de la Cathédrale, costruita sotto una chiesa anglicana, il Complexe Desjardins con la sua imponente fontana nella hall centrale, e il Guy Fevreau Compex, decorato con opere d’arte ispirate alla tradizione cinese e collegato direttamente con lo stesso quartiere. 

Curiosità e vita sotterranea:

Al di là della funzione pratica, RÉSO è anche un centro di socialità e intrattenimento. Passare un’intera giornata al suo interno è completamente fattibile: fare acquisti nei grandi centri — come il Centre Eaton o la Place Ville Marie — e mangiare nelle food court del Cathcart o del Time Out Market . 

Chi desidera un’esperienza più dinamica, può recarsi al 1000 de la Gauchetière — un grattacielo di cinquanta piani che ospita una delle piste di pattinaggio coperte più grandi del Nord America, aperta tutto l’anno. Poco distante, la Place des Arts offre un fitto calendario di spettacoli e concerti, mentre i tunnel circostanti accolgono oltre contemporanee e installazioni promosse dal collettivo “Art Souterain”, che porta l’arte nei luoghi più inattesi del sottosuolo.

Crediti: https://artpublicmontreal.ca/en/parcours/underground-city/

Navigare nel RÉSO non è sempre semplice: la rete si estende come un labirinto, quindi è loro facile perdersi e disorientarsi in mezzo a tutti quei corridoi. Ma forse è proprio questo il fascino di questa infrastruttura: l’idea di una città nascosta, viva e in continua mutazione, dove il tempo sembra scorrere diversamente.

RÉSO è la prova che una città può reinventare la propria identità in profondità, trasformando un ambiente sotterraneo in un crocevia di vita urbana, dove arte, architettura e quotidianità si incontrano a pochi metri sottoterra.

Susanna Fazzi

Riferimenti:

https://www.easyviaggio.com/notizie/articoli-6257

https://www.travelfar.it/la-citta-sotterranea-di-montreal-in-canada/

https://www.virginarchitects.com/reso-la-citta-sotterranea-di-montreal/

https://icerrutiinindia.com/2025/01/17/la-citta-sotterranea-come-vivere-in-un-paese-freddissimo-prima-parte/

https://icerrutiinindia.com/2025/01/22/la-citta-sotterranea-la-montreal-di-sotto-seconda-parte/

https://volteco.com/it/lincredibile-montreal-sotterranea

https://andareingiro.com/article-montreal-e-la-sua-citta-sotterranea-un-mondo-nascosto-per-ripararsi-dal-freddo-122036291.html

https://www.smartcitiesdive.com/ex/sustainablecitiescollective/underground-city-beneath-surface-montreal-quebec/275581/

https://globalnews.ca/news/3121981/finding-art-and-history-among-the-malls-of-montreals-underground-city/

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