Riarmo europeo: il piano che divide un continente

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha più intenzione di sostenere militarmente l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa, abbandonando il popolo ucraino in guerra. La Commissione Europea, visto il repentino cambio di rotta della Casa Bianca e la trasformazione dell’assetto geopolitico, ha organizzato un piano per attuare un riarmo a livello continentale.

I recentissimi sviluppi, inoltre, hanno reso noto un altro colpo di scena da parte di Trump, che in una telefonata con il presidente Putin ha richiesto un cessate il fuoco, almeno nel Mar Nero. Sarà vero? Quale sarà il prossimo passo?
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Ecco Robert F. Kennedy, il nuovo Ministro della Salute scelto da Donald Trump

“I vaccini sono crimini contro l’umanità, paragonabili all’Olocausto nazista”, sono queste alcune delle affermazioni del nuovo Ministro della salute scelto da Donald Trump, Robert F. Kennedy.
L’avvocato ambientalista ha combattuto a lungo contro l’inquinamento, facendo anche chiudere diverse industrie inquinanti, ciò per cui è noto però sono le sue teorie del complotto: è infatti il fautore della teoria secondo cui i vaccini provocano l’autismo e altre malattie mentali. Il suo arrivo alla casa Bianca desta già diverse preoccupazioni nelle istituzioni e negli operatori sanitari, che temono un crollo delle vaccinazioni.

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Una nuova sentenza della Corte Suprema sull’aborto

Giovedì 13 giugno, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rigettato la richiesta di limitare l’accesso alla pillola abortiva mifepriston, impiegata per più del 50% delle interruzioni di gravidanza su territorio statunitense.
Quali sono state le reazioni delle associazioni pro-life? Quali scenari si aprono in vista delle elezioni presidenziali di novembre?

Ce ne parla la nostra redattrice Virginia Platini nel suo nuovo articolo.

Hamilton: il musical specchio dell’America di oggi e di ieri

Sono moltissime le immagini che costituiscono il nostro immaginario di New York, e tra queste una parte molto importante è svolta dai musical, forma di intrattenimento tipicamente americana.

Tutte le forme d’arte riflettono in qualche modo la realtà in cui vengono rappresentate, e i musical in questo non sono da meno. Nel 2015, debutta a Broadway “Hamilton: an American Musical” di Lin-Manuel Miranda, compositore portoricano che mette in scena la storia della fondazione degli Stati Uniti con al centro un protagonista definito più volte “immigrato” e con un cast multietnico, entrambi simboli dell’essenza americana.

In un contesto dove l’immigrazione è sempre di più ostacolata, l’opera di Miranda, seppur rappresentando un mondo passato, continua a parlare al presente e al futuro di diverse nazioni.

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Pensati censuratə: l’indice dei libri proibiti negli Stati Uniti d’America

Nel 2022 è stato registrato il più alto tasso di libri censurati nella storia degli Stati Uniti. Raccontare un amore non eterosessuale o parlare apertamente di identità di genere in stati come il Texas è sufficiente affinché il titolo venga ritirato dagli scaffali delle biblioteche. Tra i 1651 libri messi all’indice, sono numerosi anche i grandi classici della letteratura: il “Diario” di Anna Frank, “1984” di George Orwell e “Maus” di Spiegelman sono solo alcuni dei tanti romanzi proibiti. Quest’ondata di censura è un fenomeno sistemico: chi ha interesse a continuare questa caccia al libro? Ce ne parla la nostra redattrice Micol Cottino (@_micol.03) nel suo nuovo articolo.

Conservare l’umano nella disumanità: la storia di “The Mauritanian”

L’undici settembre del 2001 ha segnato un punto di non ritorno nella storia: gli Stati Uniti hanno mostrato le proprie fragilità e si è dato inizio al periodo noto come la “guerra al terrore” in nome di sicurezza e libertà rubata. Gli Stati Uniti stessi però, hanno mostrato come potessero privare della libertà altrui per primi: Guantánamo Bay, a Cuba, diventa un luogo dove abusi e violenze sono all’ordine del giorno e dove chiunque fosse sospettato di essere un potenziale nemico dello Stato americano era costretto a patire pene disumane. Lo racconta bene Mohamedou Ould Slahi, prigioniero a Guantánamo Bay dal 2002 al 2016, che riesce a mettere la sua storia su carta, che diventa film nel 2021 con “The Mauritanian”, e la cui storia sembra mostrare allo stesso tempo i lati più oscuri e migliori dell’umanità.
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Intervista a Lorenzo Lamperti

Un anno e mezzo di pandemia da Covid-19, rivoluzioni, guerre che finiscono e altre che sembrano sull’orlo di cominciare: l’intricato mondo delle relazioni internazionali è complesso da capire, soprattutto nel periodo storico che stiamo vivendo. E’ importante rimanere sempre aggiornati, per questo la nostra redattrice @malvim95, sinologa in erba, ha intervistato Lorenzo Lamperti, discutendo con lui alcune delle tematiche più “calde” presenti nel panorama internazionale.

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#stopasianhate: un problema a lungo sottovalutato

Gli Stati Uniti si ritrovano a fare i conti con uno storico problema, sottovalutato da decenni: il razzismo nei confronti delle minoranze asiatiche. L’attentato alle Spa di Atlanta del 16 marzo, costato la vita a otto vittime, ha confermato che non si parla più di casi isolati ma di qualcosa di più radicato e sistemico, come tristemente denunciato dal movimento #stopasianhate. Le aggressioni proseguono senza che la polizia americana sembri seriamente intenzionata a fare qualcosa per arginare questa situazione, risultando a volte anche complice.

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La malnutrizione nel primo mondo: i deserti alimentari

Nell’articolo di Daniela Carrabs, secondo il dipartimento dell’agricoltura statunitense, quasi 24 milioni di cittadini non hanno libero accesso a frutta, verdura e prodotti freschi. Queste persone vivono nei food desert, aree desolate in cui il junk food e la povertà prevalgono e il primo supermercato può trovarsi anche a decine di chilometri di distanza. Come è possibile che questo accada in uno dei paesi più ricchi del mondo?

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Joe Biden – una nuova era per gli Stati Uniti

Possibilità, unità, dignità e soprattutto speranza: questo è il programma di Joe Biden, il neoeletto quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti.

Dopo l’annuncio della CNN di sabato scorso, che assegnava a Biden lo stato della Pennsylvania, la coppia Biden – Harris supera quota 270 Grandi Elettori, e con quasi 75 milioni di voti si aggiudica la vittoria delle Presidenziali.
Alcuni stati devono ancora terminare il conteggio ma oramai non c’è più dubbio: queste elezioni hanno richiamato alle urne il numero più elevato di elettori dal 1900, più di 140 milioni.

Ma chi è il nuovo Presidente Joe Biden?
Dal 1972 senatore democratico e per otto anni vice-Presidente di Barack Obama, Biden è un vero politico di professione, ma allo stesso tempo un uomo comune, umano e vicino al popolo.

Il suo obiettivo principale è quello di riunificare il paese dopo quattro anni di lotte intestine e soprattutto gestire al meglio l’emergenza sanitaria, ma il suo programma prevede punti fondamentali anche per quanto riguarda gli affari internazionali: cooperazione, libero commercio e lotta ai cambiamenti climatici.

Nel primo discorso da neoeletto presidente, ha ribadito la sua visione dell’America non divisa tra stati blu e stati rossi, ma un’unica entità, gli Stati Uniti. Biden ha ripetuto che sarà il Presidente di tutti, e i cittadini hanno risposto al suo messaggio di speranza, scendendo in piazza a festeggiare.

Trump non riconosce Biden come legittimo Presidente eletto e nonostante tutti i Capi di Stato abbiano già fatto le loro congratulazioni a Biden, continua ad annunciare su Twitter una valanga di ricorsi, accusando l’avversario di brogli e di aver “rubato” la sua vittoria.