Dal 20 al 26 febbraio 2024 Milano ha avuto una luce particolare: come tutte le settimane della moda, la città si è fatta più viva che mai sprizzando moda da tutti i pori. Non solo sfilate e presentazioni, ma anche iniziative, omaggi da parte dei brand e mostre dedicate al tema in giro per la metropoli: la fashion week si fa sempre più democratica e vicina agli appassionati. Le passerelle dell’autunno/inverno 2024/25 hanno visto l’emergere di alcuni trend ben definiti, importanti debutti, ritorni in calendario e, ovviamente, la presenza di marchi già consolidati e attesi.
Adrian Appiolaza presenta la sua prima collezione in veste di direttore creativo di Moschino. Ha deciso di discostarsi dallo stile camp (eccessivamente eccentrico) del predecessore Jeremy Scott per affondare nelle radici del brand, realizzando un lavoro che più potesse assomigliare all’anima e allo stile del fondatore Franco.
Altri due importanti debutti sulle passerelle milanesi sono quelli di Tod’s e Blumarine. Con la dipartita di Walter Chiapponi, Tod’s vede l’arrivo di Matteo Tamburini come nuovo direttore creativo. La collezione, presentata all’interno del deposito dei tram Darsena di ATM, vuole esprimere una sensazione di milanesità e velocità, con un twist più fresco rispetto al classico stile casual luxury di Tod’s. Come in un effetto a cascata, Chiapponi prende invece le redini di Blumarine.
Alla Milano Fashion Week c’è anche spazio per nuovi talenti: il brand Feben sfila con il supporto di Dolce&Gabbana conquistando visibilità e apprezzamento da parte del pubblico. I capi colorati ed estrosi della collezione presentata dal marchio si contrappongono a quelli di Dolce&Gabbana, che continua sulla scia dello stile sexy con la preponderanza del colore nero, pizzi e trasparenze, in questa stagione con il leitmotiv dello smoking da donna.
Tornano poi in calendario Marni, Elisabetta Franchi e Francesca Liberatore. In particolare, l’ultima designer citata ha realizzato uno show in cui moda e arte si sono incontrate: nella location del Conservatorio di Milano ha fatto sfilare la sua nuova collezione fatta di seta, tessuti jacquard e un certo rigore spontaneo (tra le altre caratteristiche).
Il nero continuato da Dolce&Gabbana nella collezione di questa stagione è stato decretato uno dei trend più forti in passerella: Versace lo propone nella sua versione punk, ma sofisticata; Prada sceglie uno stile grunge-coquette (altra forte tendenza) che gioca sul contrasto tra fiocchetti e rosa da un lato e linee strutturate e nero dall’altro, contrasto che rappresenta la volontà di riferirsi al passato e a una dimensione più infantile, dal momento in cui il presente e il futuro spaventano.
Tra i più attesi, non può mancare Sabato De Sarno da Gucci che, diversamente dallo stile eccentrico di Alessandro Michele, anche in questa stagione si astiene dalla scelta di una narrativa per la sua collezione e si concentra sulla forma e sulla qualità dei capi da lui presentati: “I don’t have a theme, my theme is clothes” – ha infatti dichiarato a Vogue.
Fonte: Vogue Runway
Durante la settimana della moda i brand inventano modi sempre nuovi per farsi pubblicità e propongono iniziative aperte al pubblico che possano attirare i consumatori, ma anche i curiosi che vogliono vivere qualche esperienza interessante. Alcuni esempi sono il bulbo di giglio regalato allo store di The Bridge, il porta telefono offerto da Weekend Max Mara e i trattamenti gratuiti di trucco, skincare, profumi e armocromia della beauty fair in Rinascente Milano.
Come gli scorsi anni, poi, due brand in particolare si sono nuovamente distinti per aver reso accessibili le sfilate ai fashion lover. Philosophy by Lorenzo Serafini ha messo in palio 5 biglietti per il proprio show, mentre Diesel 1000 e-tickets per partecipare alla propria sfilata e curiosare nel backstage (solamente in versione online).
E non è finita qui: sia la Camera Nazionale della Moda Italiana, sia altre istituzioni e brand hanno organizzato mostre aperte al pubblico per tutta la fashion week, tra cui alcune gratuite. È il caso del fashion hub sito a Palazzo Giureconsulti, all’interno del quale la Camera della Moda ha allestito presentazioni di brand emergenti, talk, workshop e schermi su cui guardare le sfilate in streaming. L’Accademia del Lusso ha invece presentato la mostra Fifties in Fashion (dedicata alla moda anni ’50), Armani la mostra Aldo Fallai per Giorgio Armani 1977-2021 all’Armani/Silos, la Triennale di Milano la mostra sul fotografo Juergen Teller e il Museo Teatrale della Scala la mostra Fantasmagoria Callas.
La Milano Fashion Week stupisce sempre di più ed è sempre più dinamica e ricca di nuovi eventi: la moda e il capoluogo lombardo non si fermano mai.
Fonte foto di copertina: www.cameramoda.it
Alessandra Picciariello










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