Giorgia Meloni in visita alla Casa Bianca: i piani e i progetti futuri su Gaza e Ucraina

Giorgia Meloni ha visitato la Casa Bianca il 1° marzo per discutere con il leader degli Stati Uniti di temi di rilievo internazionale: da Gaza, a Kiev alla liberazione di Chico Forti. L’intesa Meloni – Biden dimostra quanta credibilità si sia conquistata la premier in questi mesi, messa in luce soprattutto dai forti rapporti bilaterali tra i due Stati.

Il punto su Gaza 

L’incontro tra i leader si apre con un discorso tenuto da Joe Biden, in cui il presidente annuncia l’invio di una grande quantità (anche grazie all’appoggio della Giordania e di altri paesi) di aerei umanitari a Gaza. 

Biden infatti continua a essere ottimista sulla possibilità di raggiungere un accordo per un cessate il fuoco, ma ammette che le possibilità di questo accordo si sono ridotte da quando le truppe israeliane hanno sparato su una folla di palestinesi che correvano per ottenere cibo a Gaza, causando la morte di più di cento persone.

Centrale è, nel loro incontro, il punto sugli aiuti umanitari, necessari non solo in Medio Oriente, ma anche a Kiev: a tal proposito la premier italiana chiede l’intensificazione dei negoziati con i rappresentanti di Israele, Egitto e Qatar al fine di ottenere una pausa umanitaria nella striscia di Gaza che durerebbe sei settimane, funzionale alla liberazione di ostaggi che sono ancora nelle mani di Hamas e il rafforzamento dell’assistenza ai civili.

Il punto della situazione sull’Ucraina 

L’incontro tra i due leader è anche stato l’occasione per fare il punto sulla situazione in Ucraina: le forze di Kiev, infatti, lamentano la crescente scarsità di munizioni e armamenti e iniziano a perdere terreno sul campo.

La situazione è culminata con la presa di Avdiivka da parte delle forze russe, che hanno così conquistato la città, da sempre punto strategico per le forze ucraine, proprio perché è situata a nove chilometri da Donetsk, capoluogo del Donbass, e permetteva alle forze di Kiev di bombardare le postazioni nemiche.

L’Italia, dal suo canto, ha avuto un ruolo cruciale nel convincere l’Ungheria di Orban a dare il via libera per un pacchetto di 50 miliardi dell’UE al fine di sostenere l’Ucraina fino al 2027, entrambi i premier infatti si sono espressi a favore “dell’ordine internazionale, a difesa della pace in Ucraina” posizione che, ha precisato la premier, sarà rafforzata a giugno in occasione del summit dei leader del G7 in Puglia che, assicura la ministra, “sarà concreto e sostanzioso” per “riaffermare l’ordine internazionale basato sulle regole, difendendo la libertà e costruendo la pace per l’Ucraina”.

Il rapporto tra Meloni e Biden

Il rapporto tra i rappresentanti dei due Stati è in un certo senso un paradosso politico, viste le loro rispettive opinioni.

Ciononostante, arrivano a un punto di incontro laddove è necessario difendere i valori transatlantici. Il buon rapporto tra i due leader si può evincere anche dal miglioramento dei rapporti bilaterali in virtù dei quali, come affermato dalla leader stessa, l’interscambio commerciale tra i due stati ha raggiunto i 102 miliardi di dollari nel 2023.

Una prospettiva del tutto opposta è rappresentata da Donald Trump che, in sue recenti esternazioni, si dice contrario all’invio degli aiuti umanitari a Kiev, minacciando anche di smantellare la Nato.

I futuri temi del G7

Durante l’incontro con Biden è stato anticipato uno degli argomenti del G7, ossia l’appoggio allo sviluppo dell’Africa, che “non è un continente povero, al contrario ha importanti risorse umane e naturali ma è stato sfruttato con un approccio predatorio” afferma Meloni, “quindi voglio ribaltare questo approccio predatorio con te” dice riferendosi al presidente statunitense.

Affronta anche il tema dell’immigrazione incontrollata: “sono venuta qui anche per porre un’alleanza mondiale contro i trafficanti di esseri umani”

Durante il G7, si affronteranno anche temi quali l’intelligenza artificiale (il suo impatto sul mercato, la sua eventuale pericolosità) e gli attacchi degli Houthi alle navi che transitano nel Mar Rosso.

Chico Forti torna in Italia 

L’annuncio del trasferimento dell’uomo avviene a seguito di questo incontro, proprio da parte di Giorgia Meloni sul suo profilo personale su Twitter: la detenzione di Chico Forti negli Stati Uniti è ormai giunta al termine, e può finalmente fare ritorno sul suolo italiano.

Era ormai da molti anni che i governi lottavano per il ritorno di Forti in Italia, il quale era stato condannato nel 2000 per l’omicidio di un imprenditore australiano, per il quale si era sempre dichiarato innocente. 

Ora, come afferma la presidente, Forti verrà trasferito in Italia, anche grazie all’appoggio dello Stato della Florida. 

Crediti immagine in evidenza: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:President_Joe_Biden_participates_in_a_bilateral_meeting_with_Prime_Minister_Giorgia_Meloni.jpg

Serena Spirlì

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