Stream di musica, centesimi di guadagno: la battaglia di Kanye West

La Billboard Global 200 è la classifica settimanale dei 200 nuovi brani pubblicata dalla rivista “Billboard”. Questa stila le migliori canzoni a livello globale utilizzando come parametro le vendite digitali e lo streaming online in oltre 200 Paesi in tutto il mondo. Nell’ultimo mese la suddetta graduatoria ha visto trionfare senza se e senza me un nome su tutti, cioè quello di Kanye West, il controverso rapper, musicista, stilista e produttore discografico nativo di Atlanta. Il suo singolo “CARNIVAL” è infatti comparso in cima alla classifica per due settimane consecutive e ancora oggi, a circa un mese dal suo rilascio, occupa le parti alte della Global 200. Cosa c’è di strano in tutto questo? “CARNIVAL” è la prima canzone di Kanye a raggiungere questo traguardo da quando l’artista è indipendente: le varie controverse dichiarazioni che hanno visto protagonista Ye nei passati 2 anni lo hanno portato a chiudere quasi la totalità degli accordi contrattuali e delle collaborazione che aveva con case discografiche e case stilistiche. Da quel momento in poi West si è fatto portavoce di una battaglia esasperata contro le dinamiche dietro i guadagni delle case discografiche, sperimentando metodi alternativi di vendita musicale.

Nel 2022 appare sul suo sito lo “Stem Player”, un dispositivo di remix audio e una piattaforma di streaming musicale, sviluppato dalla società tecnologica britannica Kano Computing in collaborazione con l’artista e acquistabile per la cifra di 200 dollari. La novità non era soltanto nell’effettivo prodotto, quanto più nel fatto che preinstallato nell’articolo era presente in esclusiva l’album “DONDA 2”, sequel dell’album “DONDA” rilasciato nel 2021 attraverso la GOOD Music – la casa discografica fondata da Kanye poi passata nelle mani del rapper Pusha-T, attualmente però inattiva. Lo “Stem Player” non ha mai avuto il successo che ci si aspettava, complici il prezzo esorbitante e il fatto che “DONDA 2” agli ascoltatori appariva incompleto e molto superficiale.

Dopo un periodo di silenzio mediatico, Kanye è tornato alla ribalta con la pubblicazione dell’album “VULTURES 1”, primo album indipendente dell’artista, da cui è stato estratto il singolo “CARNIVAL”. Il successo planetario della canzone e i pochi guadagni ricevuti dallo streaming che in realtà vanta numeri incredibili (230 milioni di ascolti in 1 mese solo su Spotify) hanno portato l’artista a un ennesimo sfogo sui social. Molti musicisti di fama mondiale hanno appoggiato la causa di Ye, uno su tutti James Blake – cantante, musicista e produttore discografico britannico – che il 22 marzo 2024 ha annunciato in una serie di video su Instagram l’approdo della piattaforma Vault.fm, la quale offre agli artisti la possibilità di caricare musica inedita e stabilire una tariffa mensile per l’accesso a contenuti esclusivi, eliminando gli intermediari e offrendo un’alternativa più equa. Questo sistema è stato ideato in risposta alle critiche espresse dallo stesso Blake sulle misere royalties offerte dalle piattaforme di streaming. Non si è fatta attendere la replica di Kanye, che proprio lo stesso 22 marzo ha condiviso sui suoi canali social il messaggio di James Blake, sottintendendo probabilmente che anche lui approderà sulla stessa piattaforma.

Una vera e propria ribellione è in corso nell’industria musicale e da qui a poco tempo potrebbe cambiare completamente lo scenario della fruizione della musica. Potremmo trovarci davanti a un ritorno al passato in cui senza disco acquistato non si poteva ascoltare tutto ciò che si desiderava.

Fonte immagine in evidenza: britannica.com

Fabio Ercole

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