TEDxCuneo: piccole (non poi così tanto) metamorfosi crescono

Lo scorso 4 maggio si è tenuto nel centro storico del capoluogo cuneese l’evento TEDxCuneo. Quest’anno il tema al cuore di tutto era Metamorfosi: Idee in trasformazione. Non è raro vedere sempre più città, non solo metropoli, che decidono anche di aderire a questo franchising di divulgazione culturale. Un format basato sul lavoro di volontari e appassionati, che mettono insieme idee, risorse, tempo e volontà per creare un hub di confronto e stimolo nei campi più svariati. Come recita il motto di TEDx “Ideas change everything.

TED: un nome, una rete

Tutto nasce da TED (Technology, Entertainment, Design), organizzazione privata no-profit statunitense fondata nel 1984 nella Silicon Valley per  diffondere idee di valore, all’insegna del motto “ideas worth spreading”. Un’esperienza che si è progressivamente allargata ad altri campi e a tutto il mondo, trovando poi forma a livello locale con i TEDx: eventi indipendenti, ma su licenza del TED, per rendere la propria comunità anche luogo di incontro e condivisione. Ogni edizione ha un tema cardine, che viene declinato e rappresentato nei suoi molteplici aspetti attraverso la testimonianza di alcuni ospiti dai più diversi campi e ambiti. Chiunque sia abbastanza curioso e lanciato da accogliere l’invito e la sfida di ricostruire il proprio vissuto su un palco… in soli 18 minuti! Questo infatti è il format dei Talks al cuore di ogni evento TEDx, una formula vincente che lo ha reso celebre in tutto il mondo e online, stimolando associazioni e volontari a imbarcarsi nell’avventura di organizzarne uno nella propria realtà. Una rete, una connessione composta da idee e persone, che è arrivata fino alla città di Cuneo.

Richard Saul Wurman, uno dei due fondatori di TED
(Fonte: https://www.markjcarter.com/2012/05/meeting-planning-innovation/)

Le mille sfacettature della metamorfosi

La location di questo stimolante evento è stato il Complesso monumentale di San Francesco a Cuneo, una chiesa sconsacrata dall’atmosfera suggestiva per il tema di questa edizione, la “Metamorfosi“. Da intendersi in tutti i sensi: l’evoluzione dentro ognuno di noi, ma anche il cambiamento che ci circonda, e come queste due dimensioni si intersechino. Un costante flusso di idee in trasformazione, che ci attraversa ma che noi stessi creiamo. Tutto questo è stato messo in scena proprio grazie ai nove speaker al centro dell’evento: nove personalità poliedriche e così diverse fra loro, un’eterogeneità rivelatasi vincente per stimolare riflessioni su un tema così particolare. L’evento è stato inoltre fruibile anche per le persone non udenti, grazie a degli interpreti LIS presenti insieme agli speaker sul palco.

Il Complesso Monumentale di San Francesco, location dell’evento.

E così si è potuto ascoltare Marco Bersanelli – astrofisico e divuglatore facente parte della missione spaziale Planck dell’ESA- parlare di una delle metamorfosi più affascinanti: quella dell’Universo, e dell’intrinseco legame che abbiamo tra minimi e massimi sistemi. Ma c’è stata anche Chiara Pennetta – insegnante e formatrice in tema di disabilità e inclusione – che ha raccontato la sua evoluzione, da persona sorda che ha poi subito un intervento di impianto cocleare, e come la sua identità sia cambiata radicalmente, portandola ad essere ancora più sensibile alla sua diversità e a cercare di comunicarla per creare condivisione e sensibilità. A parlare dell’evoluzione del mondo dei media, del giornalismo di oggi sempre più automatizzato e delle mappe geografiche che cambiano sono stati invece due esperti del settore, Daniele Raineri e Michele Mezza. Si è approdati poi alla metamorfosi dell’artista, grazie agli interventi delle sorelle doppiatrici Fiamma e Giuppy Izzo, fino alle scenografiche esibizioni di Andrea Casta – conosciuto anche come il “violinista elettrico” e la rumorosa quanto coinvolgente band dei Rusty Brass. Infine, si è affrontata la metamorfosi scientifica, attraverso nuove scoperte tecnologiche che ci potrebbero portare ad un futuro migliore, con Francesca Picci e il primo progetto al mondo di coltivazione subacquea, dal nome Nemo’s Garden; così come con Valentina Garonzi e i suoi studi sullo sviluppo di soluzioni terapeutiche autoimmuni a partire dalle piante.

Daniele Raineri, giornalista esperto in conflitti internazionali, che parla sul palco della metamorfosi delle mappe nel mondo e di come lo vediamo.

Al di là di ogni singolo intervento, ciò che più lascia un evento com’è stato quello di TEDxCuneo è la volontà di fondere idee diverse per stimolare una consapevolezza sempre maggiore su noi e sulla realtà. Oltre a ciò, vedere una città come Cuneo ospitare per la quarta volta un evento così unico, creatosi grazie all’impegno di 70 volontari, e con un successo sempre maggiore di anno in anno, è un lodevole passo avanti per capire come non sia necessario essere una grande metropoli per poter creare eventi culturali dal notevole impatto. Non a caso una delle novità di quest’anno del TEDxCuneo è stata la proiezione streaming dell’evento in altre due location dislocate nei dintorni di Cuneo, proprio per affermare la volontà di coinvolgere il più possibile le persone anche al di fuori del centro urbano. Anzi, forse è proprio questo il valore aggiunto di questi tipi di eventi: la possibilità che sempre di più format come il TEDx possano raggiungere realtà più piccole e locali, per allargare quella rete nata tanto tempo fa e dare sempre più spazio nuove voci ed idee.

Rachele Gatto

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