Lo scorso mese ha fatto molto discutere una notizia secondo cui il cantante, produttore e polistrumentista Peter Gene Hernandez, conosciuto ai più come Bruno Mars, avesse un debito di più di 50 milioni di dollari con il Grand Hotel Casinò MGM di Las Vegas. Curiosi sono stati i pronti attacchi dei fan che si sono detti “delusi” dalle azioni dell’artista senza mettere mai in dubbio la veridicità dell’informazione.
La notizia era, infatti, falsa.
La Metro-Goldwyn-Mayer (abbreviata MGM), casa di produzione cinematografica statunitense nonché proprietaria del Grand Hotel di Las Vegas, ha rilasciato un comunicato qualche giorno dopo, giusto il tempo che la notizia facesse il giro del web, in cui si dice fiera del rapporto con l’artista (che ha tenuto molti eventi presso strutture di proprietà della società), insistendo sulla falsità della notizia. Non esiste, quindi, alcun debito tra la casa di produzione e Bruno Mars. È incredibile pensare a come ancora oggi sia difficile filtrare le notizie vere da quelle false, e come sia invece facile per noi utenti prendere subito posizione senza le dovute ricerche e accortezze.
Non è la prima volta che un artista di questo calibro finisce nell’occhio del ciclone per qualcosa che, in realtà, non ha mai fatto. In questo articolo cercheremo di ripercorrere alcune tra le fake news “musicali” più incredibili e al limite dell’inverosimile degli ultimi anni.
Partendo dalla nostra amata Italia, sono anni che ormai circola nel web, a cadenza annuale, la notizia della morte di Fabri Fibra. Il rapper di Senigallia nel 2006 ha deciso di rispondere in maniera molto ironica a questa strana ricorrenza con un video musicale: “Mal di Stomaco”. All’inizio del video, girato da Cosimo Alemà, si vede un frammento di Sky TG24 con la giornalista Simona Branchetti che annuncia la morte di Fibra, successivamente si vede l’artista steso su un lettino di obitorio, come se fosse pronto per un’autopsia.
Spostandoci oltreoceano, perdiamo un po’ la visione macabra di morte e acquistiamo, invece, quella salvifica di resurrezione. Secondo alcuni, tantissimi artisti come Michael Jackson, Biggie Smalls, 2Pac, sarebbero ancora vivi e vegeti e addirittura vivrebbero tutti insieme in qualche isola sperduta. Si discosta da questi, invece, il particolare caso di Paul McCartney. Leggenda vuole che il cantante britannico sia morto nel 1966 in un incidente stradale e sostituito da un sosia. Lo confermerebbero alcuni messaggi lasciati volutamente dai compagni, ad esempio la copertina di Abbey Road: McCartney è l’unico ad essere scalzo e sembra essere sollevato da terra. Lo stesso McCartney ha scherzato più volte sulla storia dichiarando: “Sono vivo e sto bene, e non mi interessa delle voci sulla mia morte. Ma se fossi morto, sarei stato l’ultimo a saperlo”.
Molte altre sono le leggende metropolitane che hanno infiammato (e ancora infiammano) il mondo musicale: Elvis Presley rapito dagli alieni, David Bowie che si credeva essere un vampiro, o Marilyn Manson che si è fatto rimuovere delle costole per “auto-amarsi”.
E così, nel selvaggio mondo delle fake news sugli artisti musicali, dove la verità sembra ballare al ritmo di una melodia distorta, è essenziale mantenere la testa fredda e l’orecchio attento. È come navigare in un mare di rumori, dove ogni onda porta con sé un racconto più incredibile dell’altro. Le fake news sugli artisti musicali non solo possono danneggiare la reputazione degli stessi artisti, ma possono anche influenzare erroneamente le opinioni del pubblico. Quindi, mentre ci immergiamo nel mondo affascinante della musica e delle sue star, ricordiamoci di portare con noi il nostro strumento più prezioso: il filtro della ragione, non diventando spettatori passivi del circo delle bufale.
Fonte immagine di anteprima: vanityfair.it
Fabio Ercole
