In Italia una ragazza su due ha paura a rientrare a casa da sola o di prendere i mezzi pubblici di sera.
Questo è ciò che emerge dal recente studio Eumetra, che ha rilevato dati preoccupanti sulla sicurezza percepita dalle ragazze tra i 16 e i 25 anni.
L’indagine, realizzata lo scorso gennaio ed effettuata per conto di Telefono Donna, è stata presentata al Centro Congressi della Fondazione Cariplo di Milano.
La ricerca si focalizza sui comportamenti di ragazze e ragazzi e sulle loro abitudini. Tra i vari temi trattati, quello che desta maggiore preoccupazione è quello inerente le ragazze e la loro sicurezza.
Dai dati è emerso che il 66% delle ragazze mette in atto degli accorgimenti tornando a casa di sera, come ad esempio intrattenersi al telefono in una chiamata o magari stare sempre con il telefono in mano pronte a premere il tasto di emergenza all’occorrenza. E ancora c’è chi tiene sempre in mano le chiavi della propria auto o le chiavi di casa in modo da entrare subito nel portone e sentirsi al sicuro. Al contrario, solo il 22% dei ragazzi compie queste precauzioni per rientrare a casa di notte.
Inoltre, il dato più allarmante risulta riguardare il 62% delle giovani che decide volontariamente di evitare di prendere i mezzi pubblici dopo una certa ora, ancor di più con il calar della sera. Tra i ragazzi, invece, solo il 17% sceglie di disertare autobus, metropolitana e treni nella fascia serale optando, al limite, una corsa in taxi.

Secondo l’indagine, questi comportamenti sarebbero decisamente influenzati dai social media; infatti, quattro ragazze su dieci credono che i social network condizionino negativamente l’immagine della donna. Il 50% degli oltre 800 giovani intervistati, sostiene anche che le piattaforme online favoriscano comportamenti offensivi.
Dati interessanti anche quelli che riguardano la musica trap, la quale viene considerata da buona parte dei giovani come un genere irrispettoso verso le donne a causa dei testi che vengono spesso tacciati di veicolare messaggi discriminatori, sessisti e violenti.
Un altro tema che ha richiamato l’attenzione sulla poca sicurezza delle ragazze per strada è l’abbigliamento. Infatti, il 61% delle ragazze hanno affermato di optare per un vestiario discreto, che non metta in evidenza certe parti del corpo quando devono uscire da sole la sera.
Dati sconfortanti anche sul fronte molestie, violenze e catcalling. Il 40% delle giovani intervistate ha affermato che si è sentita accusata di essere la diretta responsabile delle molestie ricevute.
Per quanto riguarda la denuncia di questi atti, il 62% delle ragazze pensa che le donne non denuncino per paura di ritorsioni da parte dell’aggressore, mentre solo il 37% sarebbe pronta a denunciare se capitasse a loro.
Nonostante ciò, questi dati non risultano essere del tutto sorprendenti. Il cammino da fare è ancora lungo e non solo in tema di sicurezza. Infatti, lo studio Eumetra si è anche concentrato su un’altra importantissima tematica, ossia la parità di genere dal punto di vista dei giovanissimi intervistati. L’uguaglianza uomo-donna è considerata ancora lontana sul posto di lavoro dal 69%, nell’educazione dei figli dal 55% e nella gestione della casa dal 52%.
Ad oggi, in un’epoca di libertà e di diritti, per le donne e non solo, la realtà fotografata da Eumetra non è socialmente accettabile, perché riflette inquietudine e una percezione della sicurezza ad un livello molto inferiore rispetto a quello che dovrebbe caratterizzare una società civile contemporanea.
Non è accettabile, in un Paese civile e democratico, avere paura di uscire la sera o camminare per strada da sole, o ancora dover autoimporsi di non indossare una gonna per evitare fischi e parole fuori luogo.
Le donne devono avere il diritto di essere libere di poter camminare per strada e in qualunque altro luogo senza la paura di dover subire molestie fisiche o verbali di alcun tipo.
Francesca Decorato
https://www.eumetra.com/scarica-la-sintesi-della-ricerca-giovani-e-violenza-sulle-donne/
https://tg24.sky.it/cronaca/2024/06/26/ragazze-paura-mezzi-pubblici-sera
