Giovani e paesini: distanti o ancora vicini?

L’esempio di Prascorsano

Ai giorni nostri, far festa e organizzare punti d’incontro nei piccoli paesi di montagna sembra impossibile. I posti non mancano e una festa con un paesaggio mozzafiato come sfondo non la rifiuterebbe nessuno, ma ciò che scarseggia sono proprio i giovani e la loro naturale intraprendenza. Infatti, sono i dati a dirci che i piccoli comuni, quelli con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, ricoprono più del 50% del territorio nazionale e che in questi solo il 22% degli abitanti ha meno di 24 anni. (https://www.dire.it/13-07-2018/220026-piccoli-comuni-spopolati/)

Sempre di più i ragazzi scelgono di spostarsi nelle grandi città abbandonando i piccoli paesi d’origine per lasciarsi trasportare da nuove correnti. Le metropoli offrono grandi opportunità in ambito accademico e lavorativo e non sbagliano neanche sul piano sociale: vengono organizzati eventi, i luoghi sociali si popolano di giovani e si conoscono nuove persone. Nel piccolo paese, invece, le opzioni sono limitate e si finisce per incontrarsi nel bar di sempre.

Inoltre, non si può ignorare la carenza di servizi: le corse dei pullman sono poche, per raggiungere un supermercato ben fornito si impiegano almeno 10 minuti di macchina, per un ospedale almeno 15 e per una stazione ferroviaria ben collegata almeno 20.

Ne consegue che i giovani, attratti dalla città, emigrino dai piccoli borghi che diventano sempre più disabitati. Le montagne e i silenzi, che prima facevano da sfondo alla loro vita, ora vengono sostituiti da palazzi e clamore cittadino.

In questo contesto non troppo favorevole per le campagne, c’è ancora una speranza, una piccola luce che accende gli occhi di chi la guarda e che dimostra la forte presenza dei giovani. Da qui prende avvio la storia della Proloco di Prascorsano, un ente no profit che ha come obiettivo quello di incrementare l’interesse per il territorio in cui sorge. Nasce nel Canavese, una regione del Piemonte, e si impegna a organizzare feste e sagre che attirano i giovani da tutta la zona.

Lo stesso direttivo è molto giovane ed è questo che rappresenta il loro punto di forza. Hanno tutte le carte in regola per funzionare: voglia di fare, organizzazione e una grande collaborazione da parte del paese. Si vestono di arancione, hanno entusiasmo e dimostrano impegno, mettendo in piedi la festa d’estate, la cena in vigna e altri tipi di sagre dove è lo stesso territorio a risaltare.

Crediti: Instagram @proloco_prascorsano
Crediti: foto scattata da Linda Milano, redazione di The Password

Il paese viene migliorato e abbellito con lucine appese e tovaglie a quadretti diventando, sì, un posto nuovo, ma pur sempre custode della sua essenza semplice e rurale. Ogni estate, grazie alle loro feste, riescono a catturare l’attenzione delle persone: quel piccolo paese che durante l’inverno, rimane in letargo, si scrolla la neve di dosso e rinasce.

Queste iniziative diventano sempre più necessarie perché non arricchiscono solo il territorio, ma anche i giovani stessi, che imparano il senso della responsabilità e l’importanza della valorizzazione del territorio. Ciò dimostra che i giovani e i piccoli paesi riescono ancora a trovare un buon punto d’incontro che permetta ad entrambi di crescere e rinnovarsi. Sicuramente il futuro non sarà rurale ma lasciare un’impronta di gioventù sul territorio ci farà ricordare chi eravamo prima.  

Linda Milano

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