“Siamo fatte di carta”, l’intervista a Floriana Porta e Anna Maria Scocozza –Prima Parte

Floriana Porta e Anna Maria Scocozza sono le coautrici di Siamo fatte di carta, una raccolta che unisce due forme d’arte: la scultura e la poesia. Porta e Scocozza hanno deciso di esprimersi attraverso la carta, che diventa il mezzo di comunicazione di entrambe. Le abbiamo intervistate ed ecco cosa ci hanno risposto.

Come è nata l’idea di scrivere questo libro?

Anna Maria Scocozza: “Questo libro nasce da un profondo sentimento di sorellanza con la poetessa Floriana Porta, con l’intento di intraprendere insieme un viaggio poetico, emozionale e artistico. Attraverso la visione delle mie opere ho cercato di celebrare la forza primordiale della creatività femminile, intrecciando i versi poetici con le immagini delle mie sculture realizzate in carta e cartone riciclato. Un processo di meditazione e trasfigurazione, in cui anche le esperienze dolorose si dissolvono, dando spazio a nuovi percorsi e a energie liberatorie. Il riuso, in questo contesto, rappresenta un atto di amore, rispetto e resistenza.”

La scelta di unire arte e poesia è suggestiva e brillante: sembra quasi creare il contenuto e il contenitore o la forma e la parola, in un gioco di intesa tra le due discipline. Perché è stata scelta proprio la poesia per dare voce alle opere artistiche?

Anna Maria Scocozza: “La scelta di unire arte e poesia nasce dal desiderio di creare una sinergia tra due forme di espressione che, pur diverse, condividono una stessa essenza comunicativa. La poesia è stata scelta come voce per le opere artistiche proprio per la sua capacità unica di traslare l’emozione visiva in parole, traducendo il silenzio delle immagini in un linguaggio che può essere ascoltato e vissuto. Così come l’immagine si esprime attraverso forme e colori, la poesia utilizza il suo alfabeto sonoro per evocare sensazioni e significati più profondi. Entrambe, infatti, sono diverse facce della stessa luna: una illumina la notte con la sua luce visibile, l’altra, con le parole, ne svela le profondità. In questo gioco di intesa tra le due discipline, magico e alchemico, arte e poesia si completano a vicenda, arricchendo l’esperienza sensoriale e intellettuale del lettore.”

A chi è indirizzato il vostro libro? Lo avete scritto pensando a quale tipologia di pubblico?

Floriana Porta: “Il nostro libro è indirizzato a chi ama intensamente la poesia, l’arte, la natura e la vita. Invita infatti a profonde riflessioni esistenziali, spirituali ed eco-filosofiche. Secondo noi questi due linguaggi, arte e poesia, sono indispensabili e preziose oasi dove rifocillarsi e da cui ripartire.”

Da dove arriva l’ispirazione poetica? Che cos’è che la fa scaturire?

Floriana Porta: “L’ispirazione poetica nasce dai silenzi più profondi della vita, quei momenti di quiete che racchiudono emozioni inespresse e pensieri nascosti. È da questi spazi muti che la poesia scaturisce, trasformando l’indicibile in parole che raccontano storie capaci di guidarci lungo il cammino verso la nostra unicità. Essa ci invita a risvegliare il seme addormentato dentro di noi, a farlo fiorire e a manifestarsi nel mondo. La poesia, in questo senso, non è solo un racconto, ma un atto che esplora la nostra umanità più profonda, restituendo voce a ciò che altrimenti rimarrebbe inascoltato.”

Cos’è venuta prima? La scultura o la poesia? Chi ha ispirato chi?

Anna Maria Scocozza: “Arte e poesia si influenzano a vicenda: come due rette parallele dialogano tra loro, rimandano l’una all’altra, e nel nostro caso non abbiamo fatto altro che – ognuna con la propria identità e creatività – cercare continue corrispondenze, intrecciare le proprie esperienze, svelare i propri segreti e mettersi in gioco. Questo libro è frutto di intuizioni, momenti ed emozioni, ma soprattutto incarna la connessione tra due artiste unite da una grande e autentica amicizia. Siamo fatte di carta ha infatti rafforzato questo nostro legame, affettivo e artistico; pertanto, lo considero uno tra i progetti più importanti della mia carriera.”

La scelta della carta come materiale è interessante: perché non sceglierne uno più durevole?

Anna Maria Scocozza: “Gli esseri umani sono, in un certo senso, fatti di carta: vulnerabili e forti, resistenti e delicati, ma al contempo fragili. La carta, come la vita stessa, non è eterna, ma è capace di adattarsi, trasformarsi, depositaria di storie. La sua impermanenza è ciò che la rende tanto potente e significativa. Proprio in questa fragilità risiede la sua bellezza, ed è per questo che la trovo perfetta: simboleggia la condizione umana, con la sua forza e la sua delicatezza.”

Alessandra Tiesi

Anna Maria Scocozza, Floriana Porta, Siamo fatte di carta, Ventura Edizioni, 2024

Lascia un commento