L’Italia è una Repubblica fondata sulle Veline 

La figura della valletta, o della più generica showgirl, è comune ai programmi televisivi di tutto il mondo. Chiamata anche “assistente” o “ragazza immagine”, la valletta, perlopiù giovane e di bella presenza, viene tradizionalmente inserita per aiutare i conduttori dei giochi a premi. Le sue mansioni sono solitamente poche e limitate, addirittura in alcuni casi non ha neppure un compito ben preciso all’interno del format, se non semplicemente quello di rimanere sulla scena per essere ammirata.

La vallette italiane 

In Italia l’emblema per eccellenza delle vallette è sicuramente quello delle Veline, arrivate con il debutto del programma Mediaset Striscia la Notizia – Giornale Radio nel novembre del 1988. A ballare sugli schermi in quella primissima edizione furono Micaela Verdiani, Cristina Prevosti, Eliette Mariangelo e Stefania Dall’Olio. La nascita delle Veline di Striscia la Notizia precedette addirittura quella del Gabibbo, oggi personaggio simbolo della trasmissione, che venne introdotto soltanto successivamente, con l’edizione del 1990-1991.  
Potremmo tuttavia illustrare altre decine di esempi di vallette presenti nei palinsesti italiani: dalle “signorine buonasera” della Rai, a quella della Ruota della Fortuna, a Madre Natura di Ciao Darwin e così via.  

crediti immagine: Eliette Mariangelo, Cristina Prevosti, Stefania Dall’Olio e Micaela Verdiani – Striscia la notizia

Prima delle Veline 

La storia delle vallette nella televisione italiana cominciò nel 1955 con Edy Campagnoli in Lascia o Raddoppia, popolare quiz televisivo presentato da Mike Buongiorno. Questo programma è un esempio calzante di quello che, per almeno vent’anni, fu il ruolo di queste ragazze chiamate le “vallette mute”, proprio perché destinate esclusivamente all’accompagnamento dei concorrenti vicino al conduttore.  
Le cosiddette “vallette parlanti”, invece, arrivarono solo intorno agli anni ’60-’70 con Sabina Ciuffini in Rischia Tutto, sempre condotto da Mike Buongiorno. Un’evoluzione, questa, sintomo dei tempi che ormai stavano cambiando, anche a seguito del Movimento del ‘68. Paradossalmente, appare quasi ridicolo che, nel contesto di una delle più significative proteste civili e sociali del nostro Paese, un gesto “ribelle e rivoluzionario” sia stato concedere la parola a una manciata di ragazze in televisione.  

Mike Buongiorno ed Edy Campagnoli, Lascia o Raddoppia 1956 (crediti immagine: https://it.wikipedia.org)

Un ruolo che cambia 

Negli anni successivi le showgirl italiane cominciarono a ricoprire ruoli sempre più di rilievo e diversificati: divennero cantanti, ballerine, assistenti e artiste a tutto tondo.  

Per quanto riguarda la conduzione, la prima presentatrice effettiva con un proprio programma fu Elda Lanza nel 1952, diventando così anche la prima conduttrice della Rai, negli anni in cui questa era ancora in fase sperimentale. Selezionata inizialmente per la scrittura dei testi destinati al conduttore, sarà proprio lei ad essere scelta per la posizione, dopo ben quattordici provini, quando ancora terminava il suo percorso di laurea in Filosofia. Appositamente per lei verrà coniato il termine “presentatrice”
La prima presentatrice di un telegiornale fu invece Bianca Maria Piccinino, nata anche lei in Rai come autrice e divulgatrice scientifica. Dal 1976 condusse su Canale Nazionale il Tg1 del pomeriggio, affiancata da Emilio Fede.
 

YouTube:
Telegiornale del Nazionale delle Ore 17.00 del 13 Novembre 1973 con Bianca Maria Piccinino

Le “vallette” di oggi 

Tutt’oggi, come è stato accennato in precedenza, in diversi programmi televisivi è ancora presente la figura della valletta, che si tratti sia di ballerine o ragazze immagine, come nel caso delle Veline di Striscia la Notizia, sia di personaggi più caricaturali come in Avanti Un Altro o Ciao Darwin.  
Certamente, nei programmi contemporanei è possibile trovare anche figure maschili che svolgono ruoli simili, ma si tratta di un numero nettamente inferiore: spesso infatti sono personaggi che compaiono in puntate speciali o per brevi periodi, come ad esempio i “velini” di Striscia la Notizia, che si possono contare sulle dita di una mano.

Aleksandra Korotkaia, Madre Natura di Ciao Darwin 2023 e Paolo Bonolis – crediti immagine: https://cinemaserietv.it

Tanti, però, stanno cominciando a chiedersi se questo ruolo non sia ormai ampiamente datato: è davvero ancora così necessario? Si tratta davvero di caricature sociali o semplicemente le cose belle da guardare aumentano gli ascolti? 
A ogni nuova edizione infatti i profili social delle varie trasmissioni televisive sono inondati di commenti di critica e sdegno contro quella che viene percepita come una vera e propria oggettificazione del corpo femminile. In generale, la televisione italiana viene spesso criticata per la sua tendenza a non volersi svecchiare, tra programmi che restano sempre gli stessi, conduttori che si potrebbero contare sulle dita di una mano e format non proprio “di spessore”.  
 

Le critiche  

Non è quindi strano che, da parte di una buona fetta di pubblico femminile, arrivino aspre critiche nei confronti di questi ruoli: ancora oggi le donne faticano ad ottenere le stesse possibilità delle loro controparti maschili, in particolare nell’ambito dello show business. Basti pensare che in 75 edizioni del Festival di Sanremo ci sono state soltanto cinque conduttrici senza alcun co-conduttore, tra cui Loretta Goggi, Raffaella Carrà e Antonella Clerici, l’ultima, nel 2010.
In un contesto sociale e culturale nel quale tutte le professioniste del settore sono continuamente soggette a critiche e consigli non richiesti, dovendo sempre dimostrare la propria competenza senza però risultare troppo “arroganti” o “presuntuose”, la figura della valletta ricorda amaramente che, fino a una manciata di anni fa, il ruolo delle donne in televisione era ridotto ad essere belle, silenziose e compiacenti.  

È forse arrivato il momento di andare avanti? 

Alice Musto 

Fonti: 

Striscialanotizia.mediaset.it 

Sorrisi – Le vallette che hanno fatto la storia della tv 

La Repubblica – È morta Elda Lanza, fu la prima presentatrice in Rai e amatissima autrice di gialli 

ANSA – Avrebbe 100 anni Elda Lanza, prima presentatrice tv

Il Libraio – La prima donna della tv italiana racconta gli albori della Rai

Elle – La storia di Bianca Maria Piccinino, la prima giornalista a condurre il Tg

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