di Chiara Dalla Longa
La lingua Klingon, il Nadsat, Il Na’vi, il Dothraki e il Valyrian, l’Elfico e l’ultimissima lingua dei Minions.
Cos’hanno in comune queste lingue? Non esistono. O meglio, sono nate e morte all’interno di una pellicola per mano di esperti linguisti che giorno dopo giorno lavorano con sempre più attenzione nel conferire verosimiglianza ai personaggi del grande schermo.
La lingua Klingon è nata dal linguista Mark Okrand ed è parlata da solo 12 persone al mondo. Possiamo sentirla nella celebre saga di Star Trek, del 1980.
La parola più conosciuta è “jIlyajbe”, traduzione di “non capisco”.
Il Nadsat invece è figlio di Anthony Burgess, che nel 1962 decise di mescolare inglese e russo per ottenere lo slang dei protagonisti di Arancia Meccanica (prodotto poi cinematograficamente da Stanley Kubrick). La parola più conosciuta è “drugo” che significa “amico”.
Il Na’vi è nato nel recente Avatar, in cui Paul Frommer costruì questo linguaggio così complesso simile alla lingua maori. Una parola famosa è Tawtute – “umano”.
Il Dothraki e il Valyrian sono state create dal linguista David J Peterson per la serie tv Game of thrones – Il trono di spade. La prima è parlata da un popolo nomade di origine asiatica e trae la sua forma dal turco, dal russo, dallo swahili e dall’inuit ed ha circa 3000 parole. La seconda invece ha stampo latino e gaelico ed è in continua evoluzione. Un’espressione conosciuta è “Valar Morghulis” – “Tutti devono morire”.
L’Elfico è nato da JRR Tolkien, il celeberrimo autore della saga del Signore degli anelli, filologo amante delle lingue che inserì diversi idiomi con lemmi e vere e proprie regole grammaticali nella sua opera come l’Elfico e il Sindarin, ma se ne contano almeno altre nove. Un’espressione conosciuta è “Lle naa vanima” – “Sei stupenda”.
Infine la lingua dei Minions, personaggi divenuti celebri grazie al film d’animazione “Cattivissimo me” e che sono attesi ad Agosto sul grande schermo con una pellicola di cui sono protagonisti.
Per l’occasione è stato creato una sorta di dizionario minions con la traduzione dei vocaboli più sentiti nel film. Contrariamente ai casi precedenti, la lingua di questi piccoli malefici non è frutto di uno studio linguistico accademico, ma è nata dall’improvvisazione del regista che ha iniziato a modellare parole di diverse lingue di sua conoscenza (italiano, francese, spagnolo, tedesco, russo, coreano e giapponese) e che poi ha preso forma con un vero e proprio dizionario e regole grammaticali.
Ecco alcuni esempi della lingua Minions:
“Bananaaaa! Potato-naaaa!” –Banana e Patata
“Poppadom?” –Tipica costruzione di una parola o frase Minion
“Gelato!”- Uguale all’italiano
“Kanpai” – Significa “Cin cin” ed è preso dal giapponese
“Hana, Dul, Sae” – Significa “Uno due tre” in coreano
“Pwede na” – In filippino significa “Possiamo iniziare?”
“Papoy? Wha kind a papoy? No no no, papoy! Ohhh, paPOY. He he he” – Papoy qui sembra essere un mix tra toy (inglese) e papouche (francese) e indica un giocattolo.
“Para tú” – In spagnolo significa “Per te”.
Fonti : http://cinema.fanpage.it/ e http://www.focus.it
