Il ritorno degli anni ‘80: musica, piccolo schermo e moda

Fan o meno, tutti avrete sentito parlare della celebre Stranger Things, serie tv di successo che dal 2016 continua a far sognare tanti giovanissimi (adolescenti e preadolescenti) di passare tutto il giorno a pedalare per la città e giocare a Dungeons & Dragons – meno di vivere esperienze terrificanti con i vari villain che i protagonisti si impegnano a sconfiggere in ogni stagione. Un piccolo capolavoro cinematografico ambientato nei primi anni Ottanta, con un cast eccezionale, grazie al quale non solo è diventato un vero e proprio cult – con più di un centinaio di candidature tra Emmy, Golden Globe, Grammy Awards o Screen Actors Guild Award – e colonna portante tra le produzioni Netflix, ma ha anche aperto la strada a quello che sarebbe stato un ritorno agli anni della spensieratezza e scanzonatezza, i mitici anni Ottanta.

Principali protagoniste sicuramente le canzoni, con un incredibile ritorno tra i brani più ascoltati dai giovanissimi delle ballate romantiche come “Every Breath You Take” dei Police o di pezzi iconici come “Should I Stay or Should I Go?” dei Clash, “Material Girl” di Madonna, oltre al recentissimo come back di “Running Up That Hill” dell’immortale Kate Bush; la velocità di diffusione di questi brani è sicuramente data da canali come TikTok o Instagram, dove grazie a brevi clip qualunque brano può diventare un trend in grado di raggiungere chiunque. Ma non finisce qua. Non solo i “vecchi” brani ricominciano a fare tendenza, ma anche i nuovi artisti donano alle loro canzoni sfumature sempre più 80s e richiami al funky o alla disco music. Basti pensare al recente album “Harry’s House” di Harry Styles oppure a The Weeknd e il suo “After Hours”, con un uso (o abuso per i più critici) di sintetizzatori e vocalità tipiche del synth pop o della disco. Inoltre, tra i brani più trend su TikTok la maggior parte sono proprio loro, e questo ha reso i giovanissimi sempre più interessati e appassionati in primis alle sonorità del tempo, e poi rapidamente al cinema, alla moda e allo stile di quegli anni.

Ebbene sì, anche i film degli anni Ottanta sono ultimamente ritornati in voga nei piccoli schermi, con una rentrée di alcuni cult come Ritorno al Futuro, Karate Kid, Dirty Dancing, rendendo felici genitori nostalgici e facendo assaporare alle nuove generazioni un po’ di quell’aria tanto diversa da quella odierna. Già, perché molto probabilmente ciò che di quei tempi affascina di più i giovani sono la spensieratezza, le grandi amicizie, la fantasia e la serenità lentamente soppiantate prima dall’era digitale e dal web, ora anche dalla recente pandemia, che hanno portato a isolamento, difficoltà nel creare relazioni “dal vivo” e scarsa fiducia nel prossimo, facendo apparire quelle scene iconiche dei vecchi film dei sogni difficili da raggiungere e quei personaggi spesso bizzarri, estroversi, sicuri di sé, dei modelli a cui ispirarsi. Modelli non solo caratteriali ma molto spesso, l’esplosione di Stranger Things ne è la conferma, anche di stile.

     Sono infatti tantissimi i capi d’abbigliamento ritornati in auge dopo l’uscita della serie, la maggior parte indossati dagli stessi personaggi, come ad esempio la camicia a righe abbottonata e dentro i pantaloni, la t-shirt a righe colorate e ancora le coloratissime salopette o le mitiche sneakers bianche.

Oltre ai seguaci della serie, però, anche le più grandi case di moda si sono mobilitate e hanno portato diversi revival di abbigliamento e stili anni ‘80, con le spalline sicuramente protagoniste insieme ai colori sgargianti.

Non solo revival, ma anche intere collezioni ispirate alla serie create dai colossi della moda, come ad esempio Louis Vuitton che nel 2018 presentò una t-shirt con stampa a tema Stranger Things.

     Oppure Topshop nel 2017, con la sua collezione interamente dedicata alla serie.

Insomma, è facile comprendere come in un mondo interconnesso come il nostro sia molto facile che da una semplice serie tv nascano nuove mode, nuovi trend e nuova musica, destinati però a vita breve sulle varie piattaforme, vista la rapidità con cui questi cambiano, ma lunga nei nostri cuori (e anche guardaroba).

Maria Vittoria Onnis


Fonti: Pinterest, pourfemme.it, vanityfair.it


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