Da detenuta a europarlamentare: il futuro di Ilaria Salis

Dopo 15 mesi di detenzione preventiva nel carcere di Budapest, Ilaria Salis è finalmente tornata in Italia. Il suo arrivo è stato accolto dai flash dei paparazzi, che la immortalavano in macchina mentre viaggiava accompagnata da suo padre. Il suo ritorno non rappresenta solo un nuovo inizio per la sua vita personale, ma anche un nuovo capitolo della politica europea, che ora la vedrà incaricata nel ruolo di eurodeputata.  

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Chi è Ilaria Salis? 

Nata nel 1984, Ilaria Salis ha frequentato il liceo classico B. Zucchi di Monza. Nel 2005 si è laureata con lode in Scienze storiche all’Università degli Studi di Milano, conseguendo poi nel 2021 la laurea magistrale in Filologia, Letterature e Storia dell’Antichità presso lo stesso ateneo. Ha lavorato come insegnante nelle scuole elementari e come docente supplente presso istituti di scuola secondaria superiore. Da sempre politicamente attiva come militante antifascista, ha partecipato alla fondazione del centro sociale Boccaccio di Monza. La sua militanza le ha comportato diverse segnalazioni e denunce

Gli Obiettivi di Salis al Parlamento Europeo 

Intervistata, la neo-deputata ha dichiarato di voler mettere al centro della propria azione la tutela dei diritti fondamentali della persona”, dedicandosi a sostenere “uomini, donne e bambini vittime di ingiustizie, sfruttamento, violenze, guerra, povertà e discriminazione”. Ma quali sarebbero queste “ingiustizie”? 

Questione Ungherese

Ilaria ha vissuto in prima persona la detenzione in Ungheria, descrivendo condizioni di estremo degrado, mancanza di igiene, maltrattamenti e abuso di potere in un memoriale diffuso in esclusiva da TgLa7, nel quale ha raccontato come si trovasse in una “cella minuscola e senz’aria, tra gli scarafaggi, il vitto scarso, senza possibilità di comunicare, trattata come una bestia al guinzaglio”. 

Parole poi confermate anche dalla sua ex compagna di cella, Carmen Giorgio

L’Ungheria infatti presenta la più alta percentuale di detenuti rispetto alla popolazione tra i Paesi dell’Unione Europea, con pene detentive superiori alla media europea. Nonostante una condanna da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo nove anni fa, la situazione nelle carceri ungheresi non è migliorata, rimanendo al di sotto degli standard europei. 

Salis potrebbe rappresentare una voce critica all’interno dell‘UE, mirata a riportare l’Ungheria sulla giusta strada, specialmente riguardo ai diritti umani e alle condizioni di detenzione.  

Il Precariato nel Settore dell’Istruzione 

Avendo lavorato come insegnante per anni, Salis conosce bene le difficoltà del precariato. Nel 2022, secondo la rivista Tuttoscuola, 225 mila insegnanti su circa 900 mila avevano un contratto a termine (otto anni fa erano 100 mila). Questo alto tasso di precarietà, attestato oggi a circa il 27%, influisce negativamente anche sugli studenti, creando un ambiente educativo instabile, e non favorevole a raggiungere gli obiettivi per cui è prestabilito.  

Cambiamento climatico 

Ricordiamoci che Ilaria Salis si è candidata con Alleanza-Verdi Sinistra, un partito che ha tra i propri cavalli di battaglia l’impegno verso una transizione ecologica, tramite politiche ecosostenibili mirate a contrastare il cambiamento climatico. 
 
Nel 2020, in Europa, l’Agenzia europea dell’ambiente ha rilevato che 238.000 persone sono morte a causa dell’esposizione a particelle fini. In quell’anno, il 96% degli abitanti di città e comuni europei è stato esposto a livelli di polveri sottili superiori alle linee guida dell’OMS. Colpite anche le aree forestali e le aree agricole, che esposte a livelli nocivi di ozono danneggiano la qualità del raccolto, portando a danni economici pari a circa 1,4 miliardi di euro nel 2019. 
 
Da maggio 2021 è in vigore il Green Deal, un piano strategico della Commissione Europea che punta a rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, cercando però già di raggiungere buoni risultati entro il 2030. 
 
Ilaria, con il suo impegno e quello di Alleanza-Verdi Sinistra, potrebbe essere fondamentale nel perseguire questi obiettivi, puntando anche, come indicato nel programma di AVS, a ridurre i finanziamenti stanziati a favore degli allevamenti intesivi.  

Antifascismo 

Ilaria Salis si è dichiarata più volte antifascista: questa sua attitudine potrebbe essere un’ottima carta da giocare contro la tendenza che sta prendendo piede in Paesi come l’Ungheria, in cui vengono ancora celebrate ricorrenze in onore dei soldati tedeschi caduti durante la Seconda Guerra mondiale, considerati eroi degni di ricevere il “Giorno dell’Onore” in loro memoria. 

Altro caso conclamato è quello che ha interessato l’eurodeputato uscente Maximilian Krah, membro del partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland. Krah, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, ha dichiaro come, secondo lui, “non tutte le SS fossero criminali”. 

Conclusione

Il background culturale di Ilaria Salis potrebbe rivelarsi un vantaggio nel suo nuovo ruolo di eurodeputata, offrendole la possibilità di portare una prospettiva diversa, una prospettiva dal “basso”, riguardo alle questioni che interessano la contemporaneità europea, come l’immigrazione. 

Ilaria, sotto certi punti di vista, rappresenta anche un’opportunità per riportare l’Ungheria verso una politica più democratica, e soprattutto europea. 

Octavio Moretto

fonte immagine in evidenza: it.euronews.com

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