Avvertenza: l’articolo potrebbe turbare i lettori più sensibili.
Nella notte fra il 30 giugno e il primo luglio scorsi, una mansarda in via Nizza, nei pressi di piazza Bengasi, a Torino, è saltata in aria. Il bilancio è di un morto e cinque feriti, tra cui un ragazzino di dodici anni, con ustioni sul 35% del corpo, e una bambina di sei anni. Per quasi una settimana le dinamiche dell’accaduto sono rimaste ignote, poi – nella giornata di domenica 6 luglio 2025 – la svolta nelle indagini. Si è trattato di incendio doloso, molto probabilmente appiccato da un uomo sui quarant’anni, per vendetta contro la ex fidanzata. Egli era stato visto allontanarsi, ferito, ma nella confusione non era stato notato. Sono stati poi i testimoni a segnalarlo. Ma cosa ci può raccontare di più questa vicenda? Non bisogna, in effetti, commettere l’errore di ritenerlo un caso isolato: è espressione di un problema di gran lunga più ampio.

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Fortunatamente, la donna era via per le vacanze, così il progetto dell’uomo non ha sortito l’esito da lui sperato. Tuttavia, è stata solo una questione di fortuna, altrimenti staremmo leggendo ben altre notizie. Secondo l’Osservatorio nazionale dell’associazione Non Una Di Meno1, all’8 luglio 2025, sono 51 i casi di femminicidio registrati in Italia, più 33 casi tentati, tra cui, ovviamente, rientra anche questo. Considerando che dall’inizio dell’anno sono trascorsi 201 giorni, significa che – in media – è avvenuto un assassinio (o suicidio) legato alla violenza di genere ogni tre giorni e mezzo circa. Volendo fare una proiezione fino a dicembre, questo numero potrebbe salire a 96, in linea con gli anni passati (96 nel 20232, 99 nel 20243). Il governo ha di recente suggerito un emendamento al disegno di legge 1433, tramite cui si propone di comminare la pena dell’ergastolo a chi commetta un omicidio nei confronti di una donna quando è «atto di discriminazione o di odio […] in quanto donna o è conseguenza del rifiuto […] di stabilire o mantenere una relazione affettiva4»; ciò, però, obbliga a porsi una domanda: la durezza della pena sarà un deterrente sufficiente? I dubbi sorgono per via del fatto che, in Italia, chiunque commetta un omicidio (di qualsiasi natura) è soggetto a una pena non inferiore a ventun anni5, eppure non per questo i femminicidi diminuiscono, anzi. Com’è possibile constatare nel grafico sottostante6 (un’elaborazione ISTAT di dati del Ministero dell’Interno), considerando gli anni tra il 2004 e il 2019, mentre gli omicidi totali sono diminuiti, quelli verso le donne per mano di ex partner sono addirittura aumentati.

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Manca poi un serio programma di educazione sessuale e affettiva nelle scuole. In un mondo sempre più digitale, il fenomeno dell’“androsfera” o “manosfera” (in inglese manosphere) ha un’eco potenzialmente infinita. Ufficialmente, chi fa parte di questa rete si dichiara a favore dei cosiddetti “diritti dell’uomo” (in senso di maschio), ma rientrano in questa cerchia anche personaggi che esprimono opinioni apertamente misogine e violente, come Andrew Tate o, in Italia, Flavio Raponi del “Podcasterone”. Spesso il loro pubblico sono i giovani, che finiscono per ricadere nel fenomeno incel. Con il termine incel si intende la categoria dei cosiddetti “celibi involontari”, ossia uomini che, per ragioni sociali ed economiche, sarebbero considerati generalmente meno attraenti e che scaricano la colpa di ciò sulle donne. Ne fanno parte anche giovanissimi: nel 2023, il 35% degli incel statunitensi e britannici aveva meno di 25 anni7. A tal proposito, il Ministro italiano per i rapporti con il Parlamento ha reso noto che i 500.000 euro previsti dalla legge di bilancio per l’educazione sessuo-affettiva saranno destinati invece alla prevenzione dell’infertilità8, rendendo ben chiaro quali sono le priorità del governo sulla materia. Senza un programma di questo tipo nelle scuole, tuttavia, diventa difficile ipotizzare un’efficace strategia di prevenzione, reclamata a gran voce da movimenti e collettivi femministi. I tentativi in quest’ambito c’erano già stati, come il braccialetto elettronico per i soggetti a rischio. Il caso emblematico di Concetta Marruocco, che aveva seguito tutto l’iter del codice rosso previsto dal decreto legge 69/2019, però, è stato il segnale lampante dell’inutilità di queste misure: il braccialetto non funzionava, spesso l’ex marito poteva seguirla senza alcun intervento, finché, dopo meno di un mese, la donna venne uccisa9.

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Non deve stupire l’efferatezza della procurata esplosione a Torino, che ha coinvolto oltre quarantacinque persone, costrette a sfollare dalla palazzina ormai pericolante. È solo l’ennesimo caso di violenza sulle donne, che questa volta, per fortuna, non ha avuto esito. Quante donne che sono realmente in pericolo, però, riusciranno ancora a scamparla così, per caso? Non è difficile, poi, immaginare quale sarebbe stata la reazione dell’attuale governo se un atto simile fosse stato compiuto da una persona razzializzata, ancor peggio se priva di cittadinanza. Perché lo stesso impegno non si può (né pare si voglia) mettere anche quando si tratta di una persona nata e cresciuta in Italia? Si tratta pur sempre di donne che perdono la vita, al di là di tutto.
Vincenzo Ferreri Mastrocinque
Fonti e sitografia
1: https://osservatorionazionale.nonunadimeno.net/anno/2025/
2: https://www.comunicazioneitaliana.it/news/4144795cf71c439f9796a6925be05058
3: https://www.istat.it/wp-content/uploads/2024/11/Report_Vittime-di-omicidio_Anno-2023.pdf
4: https://www.altalex.com/documents/news/2025/06/30/femminicidio-ergastolo-se-e-dovuto-interruzione-relazione
5: https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xii/capo-i/art575.html
6: https://www.repubblica.it/dossier/cronaca/osservatorio-femminicidi/2021/01/25/news/femminicidi_in_italia_i_dati-283093286/
7: https://www.statista.com/topics/13579/incels-and-the-manosphere/
8: https://www.today.it/politica/governo-dirotta-soldi-educazione-sessuale-prevenzione-fertilita.html
9: https://www.rainews.it/articoli/2024/09/cerreto-desi-ancona-uccise-la-moglie-con-indosso-il-braccialetto-elettronico-forse-era-scarico-b30e9a4b-09bc-4a97-8be2-0941295fccba.html
