In un piccolo paese
della provincia di Vercelli, due ragazzi hanno trovato il modo di conciliare una passione creativa con la necessità di riciclare.
Andrea Malinverni e Simone Ravarino, 26 e 24 anni, di Crescentino, uno agente assicurativo, l’altro architetto neolaureato – cugini, ma soprattutto amici – da qualche mese stanno lavorando ad un progetto ambizioso. L’idea di fondo della loro impresa MadeWithCare è di sfruttare ciò che verrebbe buttato per ricavarne oggetti nuovi, pratici, utili, a impatto zero, totalmente artigianali e a basso costo.
Per ThePassword l’intervista esclusiva.
Come è nata la vostra impresa?
Il progetto nasce dall’idea di riciclare e creare qualcosa di nuovo utilizzando materiali facilmente reperibili, che tutti possano buttare e quindi farci avere, senza spese di recupero. Così carta e giornali destinati al macero, diventano portafogli, portamonete, borse, orecchini e molto altro.
Siete ecologisti da sempre?
Siamo sempre stati dell’idea che riciclare sia importante, ma dare nuova vita al materiale di scarto è il modo migliore per fare ecologia. Dare una nuova identità al materiale di riciclo fa muovere il cervello, è divertente e appagante ed è un arte che si impara provando e riprovando. Il nostro è puro artigianato e grazie ad esso impariamo e ci miglioriamo ogni giorno.
Inoltre ricicliamo anche i nostri scarti. Anche i più piccoli ritagli di carta diventano orecchini, portachiavi, portamonete. Non buttiamo via nulla.
Di cosa andate più fieri?
C’è molto di cui essere orgogliosi quando una tua idea diventa realtà, ancora di più quando è apprezzata e la gente la richiede.
Sicuramente abbiamo faticato per capire come creare i prodotti migliori, c’è molto lavoro dietro i nostri oggetti. Non per altro ci chiamiamo “fatti con cura”.
Il bello di quello che facciamo è che possiamo soddisfare i desideri dei clienti, perché i nostri prodotti sono totalmente personalizzabili. Inoltre offriamo un oggetto di qualità ad un costo accessibilissimo, con la garanzia che il materiale usato è riciclato, made in Itlay, anti UV, antiumidità, antimuffa, impermeabile e il prodotto finito è completamente fatto a mano.
Andiamo molto fieri delle ore spese a lavorare sui nostri prodotti. La manualità, l’impegno, il tempo, il lavoro di sartoria (la nostra macchina da cucire è dell’anteguerra, di quelle a pedale), sono queste le caratteristiche che conferiscono valore ai nostri oggetti ed è anche il ramo artigianale di cui l’Italia, da sempre, va più fiera.
Qual è il vostro target?
Il target è illimitato: chiunque e ad ogni età usa portafogli e borse. Il fatto che siano personalizzabili rende i nostri prodotti appetibili per qualsiasi persona, dai nipoti ai nonni. Per ora le richieste sono arrivate per lo più da giovani, compresi tra i 16 e i 27 anni, anche perché è più semplice arrivare ai nostri coetanei, usando anche facebook e internet. Ma non sono mancate richieste da altre fasce d’età.
Come trovarvi?
Il nostro marchio è MadeWithCare e la nostra sede, per ora, è la mansarda di casa. Ci potete trovare su Facebook nella nostra pagina MadeWithCare o sul sito http://italymadewithcare.wix.com/imwc. I nostri ordini arrivano sia da facebook che dal sito, ma soprattutto per passaparola. Abbiamo un buon giro di clienti e in certi periodi, come a Natale, passiamo anche le notti a lavorare per soddisfare le richieste.
L’attività non è ancora riconducibile a una partita IVA né a una ditta, quindi per il momento è un hobby e noi siamo considerati hobbisti. Purtroppo aprire una vera attività ora come ora è impossibile, date le enormi spese di gestione. Inoltre la provincia non ci aiuta e nessuno cerca di renderci le cose più facili. Come tutti i giovani imprenditori, dobbiamo fare tutto da soli.
Quali sono i vostri obbiettivi per il futuro?
Siamo molto ambiziosi. Vorremmo aprire un’atelier in cui lavorare a pieno ritmo, farci conoscere anche all’estero come marchio di elite artigiana italiana e poter creare posti di lavoro nella nostra zona. Insomma vogliamo un futuro per noi e per la nostra arte, che possa contribuire anche al futuro di tutti. Il riciclo è il futuro del mondo, il lavoro è il futuro dei giovani.
Di Giulia Bobba
Pubblicato da giuliabobba
Intraprendente, estroversa, divertente, permalosa, solare, grintosa, ambiziosa, disordinata, impulsiva, emotiva, perfezionista, autoritaria, incostante, vanitosa, drammatica, sognatrice, romantica. Questi sono solo alcuni aggettivi che possono descrivermi. Sono una persona complicata ed eccentrica. Sono la pigrizia in persona ma amo avere mille cose da fare segnate sull’agenda (si, l’agenda, quella di carta. Non me ne separo mai). Sono tutto e il contrario di tutto, una contraddizione in termini ambulante.
Mi ritengono matura per i miei 20 anni, ma io, più che altro, mi reputo diversa. Sono stata educata “all’antica” ed ho avuto la possibilità di capire ed apprezzare molte cose (a differenza di altri miei coetanei) grazie a questo indirizzo formativo familiare, ma anche grazie alle esperienze che ho vissuto. Penso di poter vantare uno spiccato spirito critico ed una grande forza d’animo. Ho la brutta abitudine di contare su me stessa in tutto e per tutto e trovo difficile fare affidamento sugl’altri proprio a causa della mia indole autoritaria ed un tantino egocentrica. Mi piace fare il capo, data la mia attitudine alla leadership, ma preferisco essere un capo democratico, perché non sopporterei un “ammutinamento”.
La mia voglia di indipendenza mi ha portata ad affrontare una lunga esperienza negli Stati Uniti, tra i 17 e i 19 anni, durante i quali mi sono diplomata in Illinois ed ho frequentato un bimestre nell’Università di Edwardsville, Illinois, studiando lingue.
I miei anni in America sono stati per me, fino ad ora, i più importanti e formativi sia in campo scolastico ma, per lo più, in ambito personale e devo dire grazie ai miei genitori per questa opportunità, ma soprattutto, come sempre, a me stessa, per essere stata in grado di affrontarli al massimo delle mie capacità, nonostante varie difficoltà ed ostacoli. I miei ricordi più cari sono tuttora legati a quel periodo.
Dopo il mio ritorno in patria ho terminato nei tempi canonici il liceo linguistico, (diplomandomi alla faccia di chi diceva che non ce l’avrei mai fatta),e nel 2013 ho iniziato a frequentare il corso di laurea in mediazione linguistica presso l’Università di Torino. Non vado pazza per gli studi che ho scelto, anche a causa di problematiche legate alla gestione dell’Univeristà e al fatto che detesto studiare argomenti che non mi interessano. Inoltre ho una soglia dell’attenzione molto bassa e mi annoio troppo facilmente, tanto da addormentarmi a lezione (motivo per cui non frequento quasi nessun corso).
Per ora mi accontento di laurearmi il prima possibile e continuare per la mia strada, che spero mi porterà molto lontano, possibilmente all’estero, e chissà, sta volta, in quali vesti.
Sono molto flessibile in ambito professionale. Le mie aspirazioni sono ampie e la mia ambizione è in continua crescita, per questo ho difficoltà a prefissarmi un traguardo unico e non riesco a decidere cosa voglio fare “da grande”. Però il mio sogno (uno dei tanti, ma questo è quello più lungamente cogitato) è di diventare wedding planner ed event manager, aprire una mia agenzia in una grande città ed organizzare eventi e matrimoni di alto livello.
Certo è che, guardando al futuro, mi vedo innanzi tutto come una donna in carriera, ma non a scapito della vita privata.
Nonostante tutto, sono una sognatrice compulsiva, spesso con la testa fra le nuvole, distratta e incostante. Amo l’amore, ma penso che lui non ami me. Se mi chiedessero che favola Disney potrei essere, risponderei dicendo Cenerentola, anche se sarei una Cenerentola che, al principe, la scarpetta l’ha tirata in fronte.
Ho la passione per il lusso, lo shopping, la moda e tutto ciò che riguarda le dolci frivolezze femminili, ma spesso passo le mie giornate in pigiama, coi capelli sfatti e il viso segnato dalle occhiaie.
Sono una di quelle che “sì, l’aspetto conta e la prima impressione è fondamentale; ma ancora di più lo è ciò che siamo dentro.”
Amo leggere, scrivere, disegnare, cantare, ballare, guardare film di ogni genere; amo i negozi di arredamento e la creatività manuale, l’arte mi affascina ma sono troppo pigra per seguirla o andare in giro per musei. Adoro il cioccolato e la cucina è uno dei miei (innumerevoli e ingestibili) hobby. I cani sono i miei animali preferiti, senza distinzioni tra razze; sono animalista e ambientalista al punto giusto. Odio gli sprechi e le persone vuote, vittimiste e pessimiste. L’ottimismo è uno dei miei pregi migliori. Mi piace parlare e stare a contatto con la gente. Ho adorato il periodo in cui facevo la barista in un pub della mia città, proprio perché mi dava modo di farlo continuamente.
Senza dubbio viaggiare è la cosa che più mi appaga e mi rende felice al mondo. Credo che ogni viaggio, lungo o breve, e per qualsiasi motivazione, sia l’esperienza che maggiormente arricchisce la mente umana e ci faccia capire quanto c’è da scoprire intorno a noi. Ci fa sentire grandi, parti di qualcosa, ma, allo stesso tempo, troppo piccoli e insignificanti per avere qualsiasi importanza in un disegno più ampio.
Attualmente faccio parte del Leo Club, un’associazione internazionale di beneficenza, e ne vado fiera. Nel tempo libero faccio l’insegnate privata di inglese e materie umanistiche, e i “miei bambini” mi danno le più grandi soddisfazioni.
Sono una dei “veterani” di The Password e sono orgogliosa di fare parte di questo progetto e dei suoi sviluppi. Ho sempre voluto avere la possibilità di scrivere e pubblicare ciò che penso e farlo all’interno di un progetto così ambizioso, gestito da giovani, direi che è una grande opportunità.
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Since I feel like English is almost my mother tongue in some ways... I add another version of the above self presentation, in English.
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About me...
...there would be a lot to say... but...in synthesis
I live in Piedomont, Italy, I love reading books, music, cinema, art, and I have a passionate admiration for weddings. I want to become a wedding planner and event manager.
I have lived in Illinois, USA, for over a year and I remember that as the most important and life-changing experience of my life.
I love tattoos, Christmas and every american festivity, I am a fashion fan and I like everything connected to beauty and style.
I study languages at Univeristy of Turin and I write for "The Password", an online blog/news paper about culture and arts. I teach English and I am member of the Leo Club Interational of Santhià.
I am exteremely outgoing and I enjoy spending time with friends. I am also a solitary person when needed and I feel comfortable with that. I'm a leader-oriented person, I like being the boss, but I try not to be too bossy.
I am very lazy, but I love having many things to do and keep myself busy in projects and events.
I am everything and all the opposite of it.
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