La testata giornalistica Diritto e Fiabe®, che si occupa di divulgazione del diritto, e l’associazione di sensibilizzazione sulle condizioni dei detenuti nelle carceri Sbarre di Zucchero annunciano una collaborazione. Per comprendere meglio questa iniziativa, The Password intervista l’autrice di Diritto e Fiabe® Andreea Elena Gabara, studentessa di Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, che spiegherà in modo più approfondito i dettagli della partnership.
Partiamo da Diritto e Fiabe®, di cui Lei fa parte. Che cos’è e qual è il suo scopo?
Diritto e Fiabe® nasce nel 2015 ed è una testata giuridica online, fondata dal Dottor Ivan Allegranti, attivo nei campi del giornalismo e del diritto. Il nostro giornale online spiega il diritto con le fiabe partendo dalla constatazione che la realtà sia collegata sia al diritto che alle fiabe. Il diritto, infatti, definisce come la realtà deve essere regolata, mentre le fiabe la rielaborano e la illustrano in modo creativo. Le fiabe possono, dunque, aiutare a capire meglio, oltre che in maniera pop e divertente, il diritto. Inoltre, da 2 anni Diritto e Fiabe® collabora con Le Lucerne Edizioni, casa editrice milanese per cui ha pubblicato 2 libri: “Diritto e Fiabe: La Famiglia” e “Diritto e Fiabe: proprietà e diritti reali”.
Lei da quanto tempo fa parte di Diritto e Fiabe® e di cosa si occupa?
Io sono entrata nella famiglia di Diritto e Fiabe® da poco più di un anno per occuparmi di Filosofia del diritto, insieme a Esmeralda Moretti, e spiegare anche questa in maniera leggera e divertente. Ho pubblicato già una decina di articoli che spaziano da Socrate a Simone Weil e, dunque, dai filosofi più antichi a quelli contemporanei. Anche le fiabe usate sono davvero varie: si va da Biancaneve a Ratatouille passando per Alice nel Paese delle Meraviglie. Ci teniamo a divulgare il diritto in questo modo e a trovare continuamente nuovi spunti di riflessione, soprattutto nelle fiabe che tutti conosciamo.
La collaborazione è tra Diritto e Fiabe®, di cui abbiamo appena parlato, e Sbarre di Zucchero. Quando e perché nasce questa seconda associazione? Qual è la sua missione?
Sbarre di Zucchero è un’associazione nata nel 2022, dopo il suicidio di Donatela Hodo nel carcere Montorio a Verona. Questa è stata una tragedia da non dimenticare perché indice di condizioni nelle carceri non appropriate e umane. A seguito di questo episodio, le amiche di Donatela hanno fondato un’associazione che lotta per i diritti dei detenuti perché, hanno testimoniato le amiche di Donatela: “Sarebbe bastata una telefonata per salvarle la vita e farle superare quelle ore di crisi profonda, quella sua paura di non farcela”. Lo scopo di Sbarre di Zucchero, infatti, è proprio un’opera di sensibilizzazione sociale sul trattamento dei detenuti (e soprattutto delle detenute, ancora più svantaggiate in questo contesto che emargina), non sempre conforme al principio di umanità, come ci mostra il suicidio di Donatela Hodo.
La loro azione si concretizza con il testimoniare la realtà carceraria per mezzo di convegni, dibattiti, manifestazioni e libri; proprio questi ultimi, secondo Sbarre di Zucchero, possono essere un importantissimo mezzo di presa di coscienza. Finora l’associazione ne ha editi quattro: “Sbarre di Zucchero: Quando il carcere è donna in un mondo di uomini”, “Racconti dal carcere”, “Lettere dal carcere a mio figlio” e “Mai più una di meno: Siamo tutti Donatela”. Sono disponibili sia in formato cartaceo sia in digitale per permettere una più ampia ed efficace sensibilizzazione.
Diritto e Fiabe® e Sbarre di Zucchero hanno poi deciso di collaborare tra di loro: con quale obiettivo?
La collaborazione nasce perché tra l’obiettivo di Diritto e Fiabe®, la divulgazione del diritto e della giustizia, e quello di Sbarre di Zucchero, la realizzazione di un cambiamento concreto nel trattamento dei detenuti e delle detenute, c’è una chiara ed evidente affinità. La partnership nasce con lo scopo di informare ed educare circa la realtà sociale del sistema penitenziario italiano, tutelare le persone che vivono al suo interno e dare loro la voce e la dignità che spesso, invece, vengono negate. Per citare il Dottor Allegranti, fondatore di Diritto e Fiabe®, “questa collaborazione rappresenta l’intersezione tra diritto alla giustizia e diritto all’umanità nella giustizia”; aggiungono Micaela Tosato e Monica Bizaj, portavoci di Sbarre di Zucchero, che il fine comune è di “combattere insieme per un cambiamento reale e tangibile nel sistema carcerario nazionale” poiché, come osserva il Dottor Allegranti, “crediamo che ogni individuo abbia diritto ad una seconda opportunità e, attraverso questa collaborazione, vogliamo sottolineare la necessità di una rimodulazione necessaria dei principi di rieducazione e di umanità sanciti sì dal dettato costituzionale ma non dal nostro diritto penitenziario nazionale e necessaria“. Ci auguriamo tutti che la collaborazione tra Diritto e Fiabe® e Sbarre di Zucchero dia una spinta e costituisca solo il primo passo di un cambiamento nella direzione che ricerchiamo: “Guidare il nostro sistema giuridico in una transizione inclusiva e giusta verso un diritto penitenziario contemporaneo, che davvero non lasci nessuno indietro”.
In cosa consiste questa collaborazione?
Si organizzano degli eventi, sia in presenza nelle carceri italiane sia online, in cui discutere e riflettere sulle sfide odierne della realtà carceraria italiana e provare a proporre soluzioni alle problematiche individuate. Il primo incontro si è tenuto proprio qualche giorno fa, sabato 21 ottobre a Verona, sul tema del lavoro durante la detenzione, che dovrebbe essere riqualificante e rieducativo, ma che spesso, svolgendosi alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria, risulta inefficace. Il dibattito è stato moderato dall’avvocato Enrico Marignani, del Foro di Treviso, e vi hanno discusso Simone Bergamini, Membro dell’Osservatorio Carcere dell’UCPI ed avvocato del Foro di Verona, Bruno Monzoni, dell’Ufficio stampa Ristretti Orizzonti, Ornella Favero, Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Ivan Allegranti, Fondatore e Direttore responsabile Diritto e Fiabe®, l’On. Flavio Tosi, Membro della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana, Nicola Boscoletto, Presidente Cooperativa Giotto, Patrizia Bissinella, Consigliera comunale di Verona, ed alcuni imprenditori locali con esperienze di dipendenti detenuti ed ex detenuti.
Thanh Huy Boggio
Per approfondire
Su Donatela Hodo: https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/verona/cronaca/23_agosto_02/donatella-hodo-suicida-in-carcere-il-buio-di-quelle-ore-terribili-rivissuto-online-un-anno-dopo-fd66038c-3147-41bf-a931-889f5981cxlk.shtml; https://corrieredelveneto.corriere.it/verona/cronaca/22_agosto_18/donatella-suicida-carcere-27-anni-le-portarono-via-figlio-sua-morte-iniziata-li-a2e49b7e-1e79-11ed-86e2-51fb1c7b912a.shtml
Comunicato stampa: https://www.facebook.com/100084462687825/posts/299999482825472/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v
Diritto e Fiabe®: https://www.dirittoefiabe.it/
Sbarre di Zucchero: https://www.facebook.com/groups/575125690936018/; https://www.facebook.com/p/Sbarre-di-zucchero-100084462687825/
