Buon compleanno The Password!

Il giornale degli studenti di UniTo compie dieci anni

Carə lettorə,

ho l’onore di annunciarvi che The Password compie dieci anni. Un compleanno tutto da festeggiare per la redazione del giornale degli studenti dell’Università degli Studi di Torino, che dal 2014 ad oggi ha lavorato incessantemente per dar voce alla comunità studentesca della “capitale delle Alpi”, all’interno di uno spazio associativo dinamico, non discriminatorio e antifascista.

Il nostro progetto vanta più 3000 articoli, 70 puntate podcast e altrettanti approfondimenti grafici e video realizzati dai soci della nostra associazione, con lo scopo di raccontare le grandi le sfide del presente, garantendo aə lettorə un canale di informazione libero e apartitico, sempre al fianco dei popoli oppressi e delle categorie più precarie.

Di fronte al magma di notizie a cui siamo esposti ogni giorno, The Password significa non farsi sopraffare dalla marea e cercare, al contrario, delle chiavi di lettura che permettano di andare oltre gli asterischi, al di là, cioè, di una registrazione passiva e acritica di ciò che passa sopra le nostre teste.

Questo luogo di confronto e di condivisione racconta di una comunità studentesca consapevole, che rivendica uno spazio centrale all’interno degli organi collegiali statali adibiti alla discussione delle politiche giovanili e dell’istruzione da attuare su suolo nazionale. L’ennesimo taglio previsto per il Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università Statali (FFO), pari a circa mezzo miliardo di euro per il 2024, è tuttavia indice di un Paese troppo arretrato, che ancora fatica ad ascoltare realmente la voce degli studenti. È allora nostro dovere ribadire che la scuola è un diritto, che è compito dello Stato abbattere gli ostacoli che determinano disuguaglianze geografiche e/o socio-economiche nell’accesso all’università statale e nella fruizione dei servizi da essa forniti.

Il nostro giornale, realtà unica in ambito universitario per tiratura e varietà dei temi trattati, vi ha accompagnato in un lungo viaggio alla scoperta delle bellezze del patrimonio artistico, culturale e storico del Piemonte, facendo da cassa di risonanza ai tanti eventi, festival e mostre che in questi anni hanno invitato la nostra redazione.

The Password, insomma, siamo noi. E ogni penna, ogni contributo che in questi dieci anni è stato dato al giornale è per noi fondamentale. Vorrei ricordare qui Eleonora Bolzan, nostra ex redattrice e autrice del blog personale Living with Leukemia, mancata pochi mesi fa per un cancro. A lei dedichiamo il nostro anniversario.

Questo progetto, inoltre, non sarebbe possibile senza il contributo dei membri del Consiglio Direttivo dell’associazione, che organizzano il lavoro all’interno della redazione. Ringrazio, in particolare, Alice Musto, vicecaporedattrice, Virginia Platini, responsabile del Team Correttorə, Martina Grasso, social media manager e responsabile del Team Instagram, Rachele Gatto, responsabile del Team Grafico, Arianna di Pascale, responsabile di Oltre l’inchiostro, il podcast di The Password, Alessandra Tiesi, responsabile del Team News, Jessica Pons, responsabile dell’Ufficio Stampa, e Riccardo Piazzo, tesoriere dell’associazione.

The Password, Pride Torino 2024. Fotografia di Sebastiano Pasquero

Un pensiero speciale va anche a chi, ormai salpato verso mari lontani, ha accompagnato in passato la crescita del nostro giornale. Per l’occasione, abbiamo avuto l’onore di intervistare, in un bel bar di Novi Ligure, Veronica Repetti, caporedattrice di The Password tra il 2015 e il 2020.

Ciao Veronica, è un piacere averti qui con noi oggi. Ti andrebbe di presentarti ai nostri lettori?

Certo! Allora, da dove comincio? Classe 1995, una volta terminato il liceo classico ho seguito il corso di laurea in Lettere Moderne con indirizzo linguistico a Palazzo Nuovo, laureandomi poi in magistrale in Scienze Linguistiche. Attualmente sono dottoranda in Psicologia e Scienze cognitive presso l’Università di Genova, nel laboratorio di Linguaggio e Cognizione. Inoltre, faccio divulgazione sui social attraverso la pagina Linguisticattiva, che trovate su Instagram, Tiktok, Facebook e YouTube.

Sei stata la fondatrice di The Password?

Non proprio. Ho fatto parte della primissima redazione di The Password, questo sì, e sono quindi tra i fondatori del giornale. Non appena ho visto l’annuncio su Facebook, ho risposto alla primissima call, organizzata da tre o quattro persone a settembre del 2014. Era il mio primo anno di università.

Caspita, eri matricola quindi…

Esatto! Ricordo di aver pensato: “Wow! Esiste un giornale universitario a UniTo e lo stanno fondando proprio adesso… Non posso non partecipare!”. Abbiamo creato, quindi, la primissima redazione, formata da una decina di persone. Contestualmente, ci siamo riuniti per definire meglio l’identità e gli obiettivi del nostro progetto e abbiamo indetto elezioni per nominare un o una responsabile. Io mi sono candidata e sono stata eletta come vicecaporedattrice. La prima caporedattrice di The Password è stata Giulia Bobba, che però ha lasciato il suo incarico dopo pochi mesi, a marzo del 2015. Sono quindi subentrata io, mantenendo poi la carica fino al 2020.

Perché “The Password”? Come avete scelto il nome della testata?

Durante una delle prime riunioni, abbiamo stilato una lista contenente una rosa di nomi per il nostro progetto. Molte opzioni erano a dire il vero estremamente nerd… Perché il nostro era effettivamente un gruppo di nerd1! Abbiamo scelto “The Password” con la convinzione che un giornale universitario dovesse essere una chiave di lettura, una prospettiva. Il nome voleva anche richiamare la connessione tra il formato online e quello cartaceo. È stata una scelta per certi versi infausta, perché “password” è una parola che compare ogni qualvolta sia necessario effettuare il login all’interno di un sito internet, il che ostacola la messa in risalto della nostra testata a livello di motore di ricerca.

C’è qualche articolo che hai scritto a cui sei particolarmente legata?

Non saprei, ne ho scritti così tanti! Forse l’articolo a cui tengo di più è il mio ultimo editoriale, dove ho messo, per ovvie ragioni, tanto sentimento. Ricordo poi un articolo, intitolato “Giochi non giochi: l’inno alla sregolatezza di Jeux d’enfants”, incentrato su un film che è tuttora tra i miei preferiti… Ma potrei citarne davvero molti altri.

Vignetta per The Password di Maria Elena Onida

Ti è rimasto un buon ricordo della redazione di allora?

Assolutamente, l’ambiente era molto accogliente. The Password non era solo un impegno lavorativo, ma anche un’occasione di socialità, di confronto, di crescita. Quando ci siamo lanciati nella partecipazione alla Biennale Democrazia, un progetto che ha previsto l’organizzazione di un talk con un giornalista del calibro di Mario Baudino, The Password ha vissuto un momento particolarmente intenso, che ci ha permesso di approfondire ulteriormente i nostri rapporti interpersonali.  

Sappiamo che non hai mai smesso di leggere i nostri articoli e di seguirci sui social. Come ti sembra sia cambiata la redazione da quando hai lasciato il giornale? Ti riconosci ancora in The Password?

Essendo rimasta a lungo in The Password, lasciare il giornale alla fine del mio percorso universitario è stato molto difficile, perché ha significato lasciare qualcosa che avevo contribuito a creare. La mia paura all’epoca era che, se avessi lasciato l’associazione, il giornale si sarebbe disgregato e che la mia eredità non sarebbe stata raccolta. Invece, vedere che si è creata una redazione cospicua, che si impegna così tanto su diversi media, mi fa davvero piacere, perché mi fa capire che non è andato tutto perduto e che, anzi, il progetto è stato valorizzato e modernizzato. C’è solo fierezza da parte mia, da questo punto di vista. Se vedo cambiamenti, sono tutti in positivo e sempre all’interno di un giornale che non è rimasto uguale a sé stesso, ma che ha sempre cercato di migliorarsi. Non potrei essere più contenta. Vi auguro tanta fortuna per il futuro!

Grazie Veronica per il tuo auspicio, ne faremo tesoro.

A voi, carə lettorə, va ovviamente tutta la nostra gratitudine, per la fiducia e il supporto che ci avete dimostrato in questi anni. Abbiamo tante novità e sorprese per voi; mi raccomando, seguiteci su WordPress e sui i nostri canali social per restare sempre aggiornati.

The Password, il giornale che va oltre gli asterischi.

Tanti auguri!

La vostra caporedattrice,

Micol Cottino

  1. spoiler: lo siamo ancora adesso. ↩︎

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