Fra una decina di giorni all’Università di Torino, come in molti altri atenei in Italia, si svolgeranno le elezioni dei rappresentanti degli studenti negli organi universitari ed extra-universitari. Quest’anno ho pensato fosse il caso di porsi alcune domande prima di andare a votare: che funzione hanno i rappresentanti eletti dagli studenti all’interno dell’Ateneo? Chi può esercitare il diritto di voto e perché vale la pena esercitarlo? Mossa dalla curiosità mi sono informata, ho letto lo Statuto di Ateneo e i Regolamenti inerenti e ora voglio provare a spiegare anche a voi nel modo più chiaro possibile ciò che ho scoperto.
Innanzitutto l’Università, nel nostro caso quella di Torino, fa parte di un unico Ateneo, sotto il quale vi sono vari Dipartimenti e Scuole, che a loro volta comprendono diversi Corsi di Studio con indirizzo specifico a seconda del corso. A capo dell’Università vi è il Rettore, che ne è il rappresentante legale e vi esercita funzioni di coordinamento; dura in carica sei anni e viene eletto proprio dai rappresentanti degli studenti, insieme ai professori di ruolo, ai ricercatori ed al personale tecnico-amministrativo.
I rappresentanti degli studenti sono eletti ogni due anni e vanno ad insediarsi in organi universitari ed extra-universitari. Nello specifico si vota per:
- 6 rappresentanti per il Senato Accademico, che è l’organo che programma e coordina le attività didattiche e di ricerca dell’Università;
- 2 rappresentanti per il Consiglio di Amministrazione, che sovrintende alla gestione economica dell’Ateneo;
- 6 rappresentanti per l’Assemblea regionale degli studenti per il diritto allo studio universitario, che ha il compito di formulare pareri e proposte circa l’acquisto di beni immobili, la predisposizione del bilancio, delle attività e dei programmi dell’EDISU (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) e della Regione;
- 4 rappresentanti per il CUS (Comitato Universitario per lo Sport), che ha il compito di gestire l’attività sportiva degli studenti universitari, realizzando programmi di attività e sovrintendendo gli impianti;
- per i Consigli di dipartimento, i Consigli di Corso di Studio e i Consigli delle Scuole, che sono organi di programmazione e gestione interna, la presenza studentesca deve coprire almeno il 15% della composizione totale del consiglio.
Un organo importante per quanto riguarda il coordinamento dell’attività dei rappresentanti degli studenti è il Consiglio degli Studenti, che, oltre a questa funzione, ha anche il compito di fare da tramite tra gli organi di ateneo e gli studenti. Si occupa quindi di riceve segnalazioni in merito a problematiche riguardanti l’attività didattica, il diritto allo studio e i servizi per gli studenti e le comunica agli organi dell’Ateneo che ne possiedono la competenza.
La rappresentanza studentesca svolge quindi ruoli di grande responsabilità all’interno degli organi di Ateneo, ma nonostante ciò la partecipazione alle elezioni ha sempre coinvolto una minima parte degli studenti aventi diritto. Per capire quanto queste elezioni siano vissute con indifferenza da molti, basta pensare che nel 2009 l’affluenza alle urne del 14% è stata ritenuta un grande risultato, ancora imbattuto.
Questo scarso interesse potrebbe essere dovuto alla mancata comprensione da parte di noi studenti dell’importanza dell’esercizio di un diritto, quello di voto democratico, che ormai ha perso significato in ogni ambito. Nonostante la generalizzata sfiducia in un così importante strumento di espressione della nostra libertà democratica, è bene che comprendiamo che il mondo universitario è molto vicino a noi studenti e che possediamo il diritto di controllarlo e di parteciparvi attivamente. Ciò è realizzabile non solo andando a votare, ma anche, per esempio, partecipando alle sedute pubbliche del Consiglio degli Studenti, o attraverso varie occasioni messe a disposizione dagli stessi rappresentanti studenteschi, i quali sono sempre aperti al confronto, disponibili ad accogliere idee volte a migliorare l’università e, da quest’anno, disposti persino ad una scrittura collettiva del programma elettorale.
Si vota martedì 24 marzo 2015 dalle 8.30 alle 19 e mercoledì 25 marzo 2015 dalle 8.30 alle 18. Possono votare tutti gli studenti regolarmente iscritti all’a.a. corrente, gli studenti Erasmus e i dottorandi.
Siateci.
di Irene Rubino

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