Lo Stato Sociale annuncia lo stop

Il 28 giugno scorso la band bolognese Lo Stato Sociale ha annunciato di volersi prendere una pausa dalle scene fino a data da destinarsi. Colonna portante e, per certi versi, fondatrice del genere indie pop in Italia, si tratta di una vera e propria perdita per il panorama musicale italiano. Per la maggior parte, quelli de “la vecchia che balla” (Una vita in vacanza) di Sanremo 2018, per i fan Lodo, Carota, Bebo, Albi e Checco, “la canzone per cui non vedi l’ora di uscire da una galleria” (Vorrei essere una canzone).

Uno stop temporaneo che era nell’aria da diversi mesi per via della grave e precoce perdita del produttore Matteo Romagnoli, manager e “sesto membro” della band. Grazie al suo contributo e all’etichetta Garrincha Dischi di cui era proprietario, la band è riuscita a farsi strada nel panorama musicale italiano dando uno slancio a un genere un tempo di nicchia come l’indie. Ancor prima della generazione di Calcutta, Gazzelle e dei Pinguini Tattici Nucleari, ormai icone dell’It-Pop, la strada è stata spianata proprio da gruppi come Lo Stato Sociale e gli Zen Circus. Dal 2009 a oggi il gruppo bolognese ha compiuto un percorso di crescita dalla nicchia verso il mainstream sanremese con il tormentone Una vita in vacanza, uno tra i singoli più ascoltati del suo anno e ancora oggi nella memoria comune.

crediti: Vanityfair.it

Canzoni dal sound folk, con una struttura atipica rispetto a ciò che vende in radio e soprattutto con messaggi sociali e politici. Non solo, una carriera aperta anche ai talent show, se si considera la partecipazione come giudice di X Factor del frontman Lodo Guenzi, indirizzato anche verso una carriera da attore. L’utimo album Stupido Sexy Futuro pubblicato nel 2023, in seguito a una pausa di sei anni, aveva illuso i fan di un ritorno in scena della band bolognese, ma di fatto non ha che riconfermato la necessità di uno stop.

Non si sa ancora se il ritiro sarà temporaneo o definitivo, ma come si riporta in un’intervista al Corriere della Sera, i membri del gruppo hanno bisogno di “riprendersi in mano la gioia” e smettere di correre per riuscire a farlo. Parole dette in seguito al loro ultimo concerto svoltosi a Padova il 25 giugno scorso. Un concerto in un luogo e in un evento del cuore, come lo Sherwood Festival, al simbolico costo di un euro per salutare i fan, annunciato attraverso un post di Instagram.

Nel 2023 questa band ha cambiato per sempre la sua forma, da sei siamo diventati cinque senza volerlo e senza poterlo evitare. Ora abbiamo bisogno di tempo – tanto o poco, non lo sappiamo – per guardarci dentro negli occhi e capire cosa fare da grandi.

Prima di prenderci questo tempo per noi vorremo salutarvi tutti e per farlo abbiamo pensato ad un ultimo concerto, in un posto del cuore: a Sherwood Festival, dove siamo sempre stati a casa e dove torneremo ogni volta a fare la festa di cui abbiamo bisogno.

Ci vediamo lì, il 25 giugno.
Un euro può bastare, a tutto il resto poi ci pensiamo.

Non possiamo sapere come andrà a finire o se sia già finita la storia de Lo Stato Sociale, però una cosa è certa: le loro canzoni continueranno a suonare, nonostante lo stop, nei cuori dei fan e di chi spera che questo non sia un addio, ma un semplice arrivederci.

Giulia Calvi

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