Susanne Collins torna nuovamente a dare voce all’amatissima saga di Hunger Games quando pubblica, nel 2020, il romanzo prequel della trilogia originale, intitolato Hunger Games: la ballata dell’usignolo e del serpente. A distanza di ben dieci anni dalla pubblicazione dell’ultimo volume Il canto della rivolta (2010), la nuova pubblicazione ha nuovamente un grande successo e proprio per questo, solo tre anni dopo, ne viene annunciato l’adattamento cinematografico. Le riprese del film, diretto dal regista Francis Lawrence, cominciano già a luglio 2022 e si concluderanno nel novembre successivo.

La ballata dell’usignolo e del serpente verrà riprodotto nelle sale proprio nelle prossime settimane, a partire dal 15 novembre 2023. Sono molti i fan di Hunger Games ad aspettare con ansia la sua uscita ma, come spesso accade quando si vuole aggiungere qualcosa di nuovo ad una storia già popolare, oltre ad esserci grandi aspettative non sono nemmeno in pochi a pensare invece che questa nuova uscita non sarà all’altezza dell’originale.
Ad aggiungere carne sul fuoco è stata anche la scelta dell’attrice protagonista Rachel Zegler, che interpreterà l’intrigante Lucy Grey. La decisione ha dato scandalo, non per le capacità interpretative della giovane attrice, ma per alcuni suoi interventi durante una serie di interviste per un altro film che la vedrà protagonista, ovvero il live-action Disney di Biancaneve. In questa occasione, la Zegler avrebbe descritto questa nuova versione di Biancaneve come molto diversa dall’originale, finendo però per criticare aspramente, e in maniera nemmeno troppo sottile, il lungometraggio del 1937.
« C’era un forte focus sulla storia d’amore con un tipo che è praticamente uno stalker »
« Il cartone originale mi faceva paura, penso di averlo guardato una volta e di non averlo più rivisto »
« Non sarà salvata dal principe e non sognerà l’amore vero »
Queste dichiarazioni hanno dato origine ad una bufera di polemiche e insulti diretti all’attrice, che viene descritta come altezzosa ed ingrata. Non solo non sembra fiera della grande occasione che un film del genere le offre, ma non sembra neppure apprezzare la fiaba originale, anzi pare proprio che la detesti. Tante sono anche le donne che criticano aspramente Rachel Zegler, accusandola di nascondersi dietro un falso femminismo che, di fatto, esclude e deride un’intera categoria di donne. Paradossalmente, volendo proporre un’idea di protagonista femminile più forte e indipendente, viene completamente annientata quella sfera dell’emotività e della sensibilità in nome di un’ideale di eroina che forse nessuno aveva chiesto.
Questo clima pesante, venuto a crearsi proprio attorno alla protagonista della pellicola, potrebbe aver causato seri danni alla reputazione del film, oltre che a quella dell’attrice stessa. Si teme infatti che la futura uscita di Biancaneve diventi un totale flop, avendo perso il sostegno di una considerevole parte del pubblico.
Di conseguenza, lo stesso si teme per l’uscita di Hunger Games: La ballata dell’ usignolo e del serpente, in cui al Zegler è sempre l’attrice protagonista. Molti sono preoccupati che questa gaffe possa rovinare mesi e mesi di lavoro di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del film. Il che sembra quasi ironico dato che la protagonista della saga originale, Katniss Everdeen (interpretata magistralmente da Jennifer Lawrence), fu la prima grade eroina donna in un film d’azione. Katniss è una protagonista completa e complessa: è forte, indipendente e intelligente, ma è anche sensibile, empatica e generosa. Nel corso della storia la vediamo crescere e cambiare, prendere decisioni difficili, guidare interi Distretti, ma anche amare e prendersi cura delle persole a lei care.

In quegli anni Hunger Games portò sul grande schermo una figura femminile nuova, più vera, nella quale donne e bambine potevano rivedersi grazie proprio a tutte le sue diverse sfumature. Le parole di Rachel Zegler, paradossalmente, ci riportano più indietro: ancora una volta la figura della donna sul grande schermo viene rappresentata solo a metà, una metà forse più moderna, ma pur sempre una metà. Ed è una rappresentazione che ormai non funziona più e non piace, perché una donna indipendente può essere anche una madre, perché può essere empatica e pragmatica allo stesso tempo, perché una donna che sogna “il vero amore” ha la stessa dignità di un’altra che sogna invece di fare carriera. Il femminismo non è solo per una specifica categoria di donne, anzi il femminismo, quello vero, mira a sollevare tutte indipendentemente da età, etnia, orientamento sessuale, credo religioso o stile di vita.
C’è da dire che il caso dell’intervista di Rachel Zegler potrebbe essere semplicemente una questione di poca preparazione della giovane attrice ad affrontare questo tipo di domande. Forse voleva semplicemente sottolineare che vedremo una Biancaneve nuova, un po’ diversa dalla principessa originale. Questo ci da però occasione di riflettere su una tematica molto attuale del femminismo intersezionale di oggi e ci permette anche di fare un’analisi su quanto il comportamento degli attori possa influenzare la buona riuscita di un nuovo film o serie tv. In molti pensano anche che se fosse stato un attore a dare quelle risposte, non sarebbe stato criticato tanto aspramente quanto Rachel Zegler. Che la reputazione delle donne nel mondo dello spettacolo influisca molto di più sul loro lavoro rispetto alle loro controparti maschili non è certamente una novità.
Per capire se effettivamente questo ”incidente” avrà una ripercussione concreta sul nuovo Hunger Games, non ci resta che aspettare di vedere come andranno le vendite dei biglietti nei prossimi giorni.
Alice Musto
Crediti foto: https://www.scrappappero.com/hunger-games-la-ballata-dellusignolo-e-del-serpente-di-suzanne-collins/ https://www.radioitalia.it/cerca/la%20ballata%20dell%27usignolo%20e%20del%20serpente/ https://thehungergames.fandom.com/wiki/Katniss_Everdeen
