Con l’avvento della bella stagione, arriva uno degli avvenimenti più attesi della primavera: la fioritura dei ciliegi in Giappone. Sono tanti gli eventi floreali apprezzati in tutto il mondo: dalla lavanda in Provenza ai colorati tulipani di Amsterdam, sino ai nostri incantevoli campi di girasole della Val d’Orcia.
La fioritura dei ciliegi giapponesi è però sempre più discussa, per un periodo che va da marzo fino a maggio, in base alle diverse zone dell’arcipelago, le città e i parchi giapponesi si colorano di bianco e di rosa pastello in uno spettacolo visivo mozzafiato.

Non per niente, il termine giapponese Hanami 花見, più generalmente riferito alla tradizionale usanza del godere della fioritura primaverile in generale, viene ormai da anni dedicata principalmente alla fioritura dei ciliegi. Nel suddetto periodo, è infatti molto comune recarsi nei parchi del Paese con la famiglia, amici o partner facendo picnic proprio al di sotto dei ciliegi tinti di rosa.

Il fiore di ciliegio, in giapponese sakura 桜, rappresenta la nuova vita, la vitalità ma anche la fragilità e la caducità della stessa, poichè, così come il fiore di ciliegio, la nostra esistenza è tanto meravigliosa quanto fragile.

La leggenda

Legata all’albero di ciliegio, è giunta fino a noi un’affascinante leggenda giapponese, ambientata in un Paese ancora antico, tormentato da guerre e scontri. Qui resiste un’unica e speciale oasi di pace, una foresta incontaminata rigogliosa e piena di fiori, dove la violenza del mondo degli uomini pare soltanto un ricordo lontano. L’unica eccezione sembra essere un albero, spoglio e triste, circondato da un terreno sterile e freddo.
Un giorno, una fata dei boschi commossa dalla solitudine dell’albero, gli dà la possibilità di trasformarsi in essere umano, così da poter provare i sentimenti e le emozioni degli uomini. L’incantesimo sarebbe durato per venti giorni, al termine dei quali se l’albero non fosse riuscito a recuperare la propria vitalità, sarebbe stato destinato a scomparire per sempre.

L’albero comincia quindi a vagare per il mondo, incontrando però soltanto morte e distruzione: la Terra sembra disseminata soltanto da guerre e atrocità. Il povero tronco, convinto di non avere alcuna speranza, si reca nei pressi di un ruscello; qui, vede una fanciulla dalla rara bellezza della quale si innamora perdutamente.

La giovane si chiama Sakura e lui si presenta con l’unico nome che gli venne in mente, Yohiro (“speranza”). I due legano sempre di più e, da un’iniziale amicizia, tra di loro scoppia l’amore: sembrano fatti l’uno per l’altra, parlano per ore e si confidano intimità.
Spinto dal sentimento che prova per Sakura, Yohiro le confessa la sua storia; la ragazza ne rimane scossa e prova un’immensa tristezza sapendo che dovrà dire addio all’amore della sua vita, il quale si trasformerà inevitabilmente in un albero finalmente capace di fiorire. Poco dopo, i due si stringono un’ultima volta dicendosi addio.

La fata dei boschi, commossa dalla purezza del loro amore, si reca dalla giovane mettendola di fronte ad una scelta: ella poteva abbandonare per sempre Yohiro e continuare la sua vita da umana, oppure avrebbe potuto rinunciare alle sue sembianze trasformandosi in un albero, per poter così vivere accanto a Yohiro in eterno.

Sakura pensò alla distruzione in cui versava il mondo degli uomini e non esitò neppure per un istante: le anime dei due vennero così fuse per sempre in un meraviglioso albero di ciliegio in fiore.

Ancora oggi, la fioritura dei ciliegi emoziona milioni di persone da tutto il mondo; tra i luoghi più apprezzati per ammirarli citiamo il castello di Himeji, situato nella prefettura di Hyogo, il parco di Ueno a Tokyo e, immancabilmente, il magico Sentiero del filosofo di Kyoto.
Con il più puro augurio che, se non avete ancora avuto occasione, possiate un giorno godere di questa emozionante esperienza.

Alice Musto

Fonte immagine in evidenza: Wise Society https://wisesociety.it/piaceri-e-societa/hanami-spettacolo-ciliegi-in-fiore/