Białowieża è ciò che resta dell’antica foresta vergine che un tempo ricopriva tutta l’Europa. Si trova al confine tra Bielorussia e Polonia, con i suoi 150000 ettari e i suoi 12000 anni di storia. La parte polacca è dal 1932 un parco naturale nazionale molto rinomato, mentre la parte bielorussa è difficilmente accessibile (a causa della mancanza di infrastrutture, sebbene tramite le guide polacche sia possibile visitare comunque la zona). All’interno della foresta è possibile ammirare querce vecchie anche di 400-500 anni. Nella zona di riserva sono state censite 1200 specie botaniche, di cui 990 piante superiori, 37 felci, 254 muschi e 200 licheni.

Nel parco vivono 11000 specie animali: orsi, lupi, linci, volpi, alci, castori, lontre e molto altro, ma il vero simbolo dell’area protetta è senza dubbio il bisonte europeo, reintrodotto dopo che nel 1921 fu abbattuto l’ultimo esemplare selvatico. Anche il tarpan, il cavallo selvatico europeo, è stato ricostruito geneticamente qui a Białowieża, grazie a una serie di incroci, ed è ospitato in un recinto.
Il parco è diviso ufficialmente in 3 zone: la zona perimetrale, che è costituita da paesini e sentieri e che è possibile visitare in autonomia, la riserva, ossia una zona in cui sono tenuti alcuni animali in cattività in enormi recinti (ad esempio il bisonte europeo), e infine vi è la zona strettamente protetta, il cuore pulsante della foresta, in cui è possibile andare solo accompagnati da una guida specializzata.
Come raggiungere dunque questo paradiso naturale?

Purtroppo, la regione della Polonia che ospita Białowieża è una delle zone più povere e meno sviluppate del Paese, soprattutto a livello di trasporti. Essendo una zona particolarmente rurale, i collegamenti giornalieri sono molto pochi, nonostante, invece, il turismo nella foresta sia sempre più di interesse internazionale.
Per questo, il mezzo più agevole con cui giungere al parco è affittare una macchina a partire dalla città più importante nelle vicinanze: Białystok (nonché patria di Zamenhof, creatore dell’Esperanto).
In alternativa, arrivando da Varsavia, è possibile prendere un treno sempre fino a Białystok (circa 2 ore di percorrenza) e poi affidarsi alla compagnia di pullman privata Voyager, comprando il biglietto direttamente a bordo al corrispettivo in złoty di 5 euro e godendosi il viaggio di altre 2 ore attraverso le campagne polacche che racchiudono quel gioiello naturale che è la foresta.

(Qui gli orari del pullman, che hanno pochi passaggi al giorno e solo fino a metà pomeriggio, mentre qui il sito dei treni polacchi)
Se volete davvero assaporare questo luogo denso di misticismo e natura, consiglio di prendersi almeno 3 giorni per visitare tutto il parco e i dintorni, che offrono davvero una pregevole fuga dalla realtà caotica di molte altre zone del mondo.

Per poter accedere alla visita della zona protetta, come era stato scritto in precedenza, è necessaria la presenza di una guida, che si può prenotare all’agenzia PTTK, che offre visite in polacco e inglese tutti i giorni, ma se si prenota con anticipo è possibile effettuare la visita anche in italiano. La gita nell’area protetta consiste in un percorso di 4 ore all’interno della foresta, in cui sarà possibile notare l’intervento nullo dell’uomo e assaporare le bellezze di alberi centenari e di una natura viva e pungente, aspra e profumata. In poche parole: Białowieża.
Veronica Repetti