Questa non è una storia di vanità e moda, bensì di generosità.
Sempre più persone scelgono di donare il sangue durante le campagne dell’AVIS – delle quali veniamo a conoscenza al comparire del camioncino in vari punti della città – oppure addirittura concedere i propri organi, ad esempio il midollo o un rene, così salvando talvolta delle vite.
E sebbene ancora poco nota, c’è pure la possibilità di far diventare donatori anche cani e gatti di casa, ugualmente bisognosi di trasfusioni al pari di noi umani.
Ma può capitare che qualcuno – pur con le migliori intenzioni – sia spaventato dalle operazioni necessarie per donare gli organi; oppure altri che non sono idonei alle trasfusioni di sangue, come nel caso di chi assume determinati farmaci, chi è sottopeso, chi viaggia in zone a rischio, o è un alcolista cronico.
Esiste comunque un modo per esprimere la propria generosità, e soprattutto fare un atto di bene, tramite la campagna Diamoci un taglio. Sul sito si trovano i saloni di parrucchieri che aderiscono, in cui è possibile – invece che rimpiangere i propri capelli sparsi a terra, dopo un taglio di forbici netto (uno di quei “traumi” per alcune bambine) – sentirsi anzi fieri di quel mucchietto di capelli, che è stato appena tolto alle nostre lunghezze. Diamoci un taglio è infatti un’iniziativa promossa dalle associazioni RagionevolMente e LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), in collaborazione con Winner’s – Capelli Vincenti, il cui obiettivo è permettere a chi si sta sottoponendo a una chemioterapia – con la conseguente perdita di capelli – di ricevere una parrucca in regalo . (Le parrucche infatti – soprattutto se fatte di capelli umani – sono spesso costose, quando di buona fattura…)

Come funziona?
Ogni 800 grammi di capelli che ognuno di noi sceglie di donare, Winner’s invia una parrucca nuova in omaggio a RagionevolMente e LILT – che poi si occuperanno di recapitarla ai pazienti oncologici interessati – mentre le chiome raccolte tramite la campagna (dunque le nostre), saranno utilizzate dall’azienda per rammendarne e ripararne delle altre.
I pazienti che desiderano prendere parte all’iniziativa (rivolgendosi ai contatti riportati sul sito), potranno quindi scegliere il colore e il taglio della parrucca che riceveranno, oltre a poter optare fra una naturale o sintetica. Oltretutto – trattandosi di beneficenza – nessun costo è previsto: né per chi riceve, né per chi dona. Gli unici requisiti a cui bisogna prestare attenzione, sono la lunghezza – che deve essere di almeno 20 cm – e ovviamente, la pulizia del capello (sul sito si trovano anche le istruzioni per donare). Al contrario, nessun problema se i capelli sono tinti o con permanente (purché non risultino rovinati) – e persino grigi.
In questo modo non c’è alcun motivo per non diventare subito donatori: anche se ci siamo semre sentiti “bloccati” dal terrore degli aghi, oppure dagli ospedali. Non si salvano delle vite, è vero. Ma di certo stavolta non potrete che essere orgogliosi di voi stessi, usciti dal salone del parrucchiere, per aver regalato a voi stessi e qualcu altro un nuovo splendido taglio.
Alice Tarditi
Un articolo importante.
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Sono l’autrice dell’articolo, e mi rende molto felice questo commento. Grazie anche per la condivisione 🙂
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